Dalla vetta di Montedoro

Cosimo Corrado è riuscito a esternare ciò che aveva dentro. 
Nella sua poetica, nei suoi versi, nelle sue poesie si legge esplicitamente l’amore per la sua Terra, l’amore per Montedoro, un luogo di Eboli che lo ha visto crescere e che dallo stesso si può mirare l’intero territorio Eburino dove si abbracciano i monti e il mare. Dove la Piana del Sele e l’antico Silaro la fanno da padrona. Ma la cosa che affascina ancora sono le belle poesie dedicate a Dio creatore. 
Non disdicono le poesie in vernacolo, anche se pochissime. Abbiamo pensato di collocarne solo due per dare spazio anche alla lingua madre.
Cosimo Corrado, con i suoi versifa altro che portarci alla nostra realtà.
Anche il fatto che accanto al suo nome e cognome reca “di Montedoro”, vuole precisare che lui è di Montedoro, località dove sorse nell’era anticristiana un insediamento che si protrasse fino ai primi secoli dopo Cristo e che anche se la civiltà si trasferì in luoghi più ameni, colà la vita è sempre restata.
Con questo libro vuole dimostrare, e ne sono sicuro, non la sua bravura ma l’amore per Eboli che ormai pochi amano.

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