Anche le ali hanno i sogni

Arcano è tutto, fuor che il nostro dolor. / Negletta prole nascemmo al pianto, e la ragione in grembo de’ celesti si posa.

La nostra epoca crede fermamente che “la felicità della vita” sia una delle grandi scoperte del nostro tempo e vagheggia di perfettibilità umana, aumento del sapere (quante aride conoscenze), superiorità del presente rispetto al passato certezze dei giornali e dei mezzi di comunicazione di massa; tutte queste conquiste non sono altro che fuochi fatui, un’ottica distorta del reale. La poesia di Roberta è il coraggio contro l’ottimismo dei contemporanei, la volontà di guardare in faccia il vero senza rifugiarsi dietro falsi conforti. Infatti guarda al deserto della vita con animo intrepido con la sua dolorosa e vera filosofia. E’ consapevole del prezzo da pagare per la verità strappando con le sue liriche il velo che copre le cose e rivelando la propria esclusione dal nostro tempo dove domina la superficialità, l’arrivismo e il vuoto delle coscienze. Gli uomini sono d’animo ignobile e angusto; docili sempre a sperar bene, perché sempre dediti a variare le opinioni del bene secondo che la necessità governa la loro vita; pronti a rendere Karme alla loro fortuna, pronti a consolarsi di qualunque sventura. La poesia di Roberta parla del deserto della vita e dell’infelicità umana; consapevole di procurare in chi legge le sue “dolci note”, la fiera compiacenza di vedere strappato ogni manto alla coperta e misteriosa crudeltà del destino umano.

Prof. Liberato Taglianetti

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