Su nel cielo

“La stima che ho per te mi porta a chiederti la presentazione di questo mio primo libro che ho scritto in età giovanile”.

Queste sono state le parole di Angelo Giarletta nel chiedermi la presentazione. Non mi è stato possibile rifiutare. Volevo svincolarmi da questa incompresa così grande.

L’opera di Angelo Giarletta merita parole di autorevoli professori perché lo scritto, anche se in età giovanile, è sempre uno scritto di una persona che sa il fatto suo.

Mi meraviglia il fatto che lui scrive di getto … senza pensarci troppo. Si mette all’opera e già sa quello che l’inchiostro definisce su carta. Così per le poesie, così per la narrativa.

Il protagonista di questa storia è un giovane che senza volerlo si trova in vicende travolgenti e con soluzioni difficili … un povero cristo che poteva vivere una vita normale, tranquilla, serena … ma si trova ad affrontare vicende difficili fin dall’infanzia.

Poteva l’autore addolcire la vita di questa persona per fargli vivere una vita tranquilla? Certo che poteva ma Angelo ha deciso che per passare alla “storia”, la sua storia, Gianni doveva affrontare tutte le difficoltà imposte dal caso. Se fosse stata una storia qualunque certamente nessuno si sarebbe interessato alla vicenda.

La competenza di Angelo nell’intrecciare le vicende, la capacità di espressione del dialogo e la capacità di incuriosire il lettore è notevole.

Mi ha portato a leggere l’intera storia immedesimandomi nel protagonista e a volte anche in altri secondari personaggi … volevo sapere, volevo capire, come andava a finire … e alla fine …

Questo non lo scrivo perché dovete anche voi, cari lettori, essere presi dalla lettura e vivere la vicenda del nostro proganista, passo, passo, fino alla fine.

Sono convinto, poi, che ognuno di noi avrebbe dato un finale diverso, in base all’umore del momento o allo stato d’animo o alle proprie vicende personali, come è capitato a me che ho condiviso la conclusione solo dopo aver dato una diversa conclusione e poi ancora un’altra. Ma noi non possiamo decidere sulla vita degli altri perché ognuno ha un suo destino e il destino del protagonista di Angelo Giarletta è già stato scritto e quello resterà.

Non mi voglio dilungare più perché avanti a voi avete una lunga storia da affrontare, una storia da vivere e allora per non farvi soprassedere alla presentazione mi fermo e vi consiglio di iniziare la lettura.

Giuseppe Barra

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