11 maggio 2014 – Un amore senza fine

Nella mia vita ho affrontato tante sfide, piccole o grandi, semplici o complicate, ma il compito affidatomi questa volta è davvero molto arduo, appassionante ed allo stesso tempo contraddittorio: io, ateo convinto; io, assertore del vivere nel bene senza aver bisogno di nessuna etichetta, tanto meno di quella di cristiano; io che mi nutro di infiniti attimi di felicità che ogni singolo giorno porta in dote senza rincorrere l’impossibile; io che aiuto quando posso senza aspettarmi ricompense di nessun genere, io che se solo esistesse l’inferno ci marcirei per l’eternità… ebbene si, io ho accettato anche questa sfida. Con entusiasmo. Dovrò presentare il libro di una giovane donna che ha deciso di donarci le emozioni vissute nell’ambito di una esperienza monacale, di una visione della vita a dir poco mistica. Ovviamente lascio ad altri pronunciarsi sugli aspetti inerenti la fede: non sarei la persona adatta. Inconsciamente infarcirei questo scritto delle mie convinzioni e non ritengo sia questo il mio compito. Vorrei però focalizzare l’attenzione sulla volontà dell’autrice di condividere la sua esperienza con i lettori, una esperienza insolita per una sedicenne, molto lontana dalle esigenze e dalle necessità dei suoi coetanei mirate in molti casi alla valorizzazione della povertà dei valori a vantaggio della ricchezza dei falsi miti, del voler apparire invece dell’essere. Una persona, rigorosamente con la P maiuscola, che preferisce l’amicizia reale a quella virtuale, l’emozione di un abbraccio ad un like su Facebook. In questo Carmen è avanti, molto avanti e, seppur giovane e con una vita tutta da vivere, ha molto da insegnare. A tutti. Perché per capire la vita c’è bisogno di una mente recettiva, libera da mode e condizionamenti legati al “così si fa” della massa. L’ordine del saper vivere richiede un cammino di emozioni condito da qualche sosta necessarie a condividerle; e non è da tutti. Carmen è riuscita in questo. Lo scritto è sicuramente valido, snello, con ripetuti zoom sui valori veri, sulla gioia di vivere e sulla esternazione e condivisione dei sentimenti: anche un austero monastero di clausura si è dovuto assoggettare a quel ciclone di lieve follia che Carmen ha saputo essere. Le emozioni nella vita sono tutto per chi sa apprezzarle ma hanno un inizio ed una fine: la differenza sta nella gioia che ognuno di noi mette nel viverle.

Dott. Giuseppe Brunasso

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