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Un vero Angelo

Un vero Angelo

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Abbiamo già avuto modo di prendere atto della grande sensibilità di questo Autore, attraverso le sue opere precedenti. Bisogna avere un palato fine per accedere alla squisitezza del suo sentire. Bisogna avere una visione spirituale della vita per restare colpiti dalla storia che ha raccontato e ancor di più per averla ritenuta meritevole di essere pubblicata e diffusa.

E’ la storia di una Madre che rinuncia alle cure mediche, utili alla sua salute per non compromettere la vita del figlio che porta in grembo.

Che differenza abissale con gli aborti volontari che ogni giorno vengono perpetrati a danno di anime innocenti che hanno avuto la sfortuna di capitare nel grembo sbagliato!

Miriadi di angeli non voluti vengono rimandati indietro. E’ impressionante il loro numero, sono una galassia.

Capita perché non c’è rispetto per il sacro dono della Vita.

Un aborto distrugge la sacralità del Matrimonio e della famiglia.

Sulle case che si macchiano di tale delitto cala l’ombra della morte voluta di un essere che cercava la vita ed è stato respinto. Cosa dirà a chi l’aveva inviato? E come reagiranno a tale irreparabile mancanza gli Angeli che lo avevano destinato a quella famiglia?

Un disguido del genere spegne un disegno armonico e lascia un vuoto nel programma universale.

Esistono tre tipi di Matrimoni, quello animale, quello terrestre e quello celeste.

Quello animale è senza dubbio basato sul rapporto fisico, quello terrestre segue i parametri della società in cui vive e ne accetta le disposizioni dove l’aborto è permesso; quello celeste e la modalità che ha scelto Maria la protagonista del libro.

San Paolo scrisse: “Beato colui che non condanna se stesso in ciò che approva”.

Maria avrebbe potuto farlo, il medico aveva consigliato l’interruzione della gravidanza, ma lei ha seguito la sua coscienza, perché quel figlio era un essere umano dal primo istante del suo concepimento.

Come avrebbe potuto sopravvivere all’assassinio di suo figlio? Meglio morire e lasciare che il figlio continuasse a vivere.

E’ prevalsa la legge del cuore, quella divina del Cristo che si è sacrificato per amore. Non vi è Legge superiore nell’Universo ed è operante in tutta la creazione.

Anche nel mondo vegetale si osserva lo stesso fenomeno, perché la madre è in funzione del figlio.

Noi accettiamo il mondo per quello che abbiamo conosciuto, ma non è stato sempre così perché tutto è in continua evoluzione e continuerà fino allo scopo che Dio ha determinato per ogni livello di espansione del suo progetto. Noi siamo in una fase di crescita continua, ma non possiamo scorgere la sequenza delle vibrazioni invisibili che determinano il processo.

Ere sono passate e le modalità di riproduzione sono rimaste le stesse, nonostante le apparizioni dell’Immacolata e del concepimento di Gesù e di San Giovanni Battista. In una profezia sulla seconda venuta di Cristo si legge: "…quando Lui verrà, gli uomini daranno ancora in moglie le loro figlie" Questo fa capire che un giorno, quando gli uomini saranno evoluti il concepimento non avverrà più con l’accoppiamento.

Questi due generi hanno fatto il loro tempo perché l’uomo si è abbrutito e considera la donna una sua proprietà e i figli vivono in un contesto familiare degradato da liti, sospetti, gelosie e sopraffazioni.

Pratiche abominevoli si perpetrano in tutto il pianeta ormai assuefatto al vizio e alla prevaricazione dei più deboli e quindi dei bambini, degli anziani e di tutti gli ultimi di ogni genere e grado.

La storia raccontata è un esempio di coraggio e di nobiltà e brilla in tutto il suo splendore nel marciume di questa fine dei tempi.

L’aborto che dovrebbe essere praticato solo in casi eccezionali è divenuto una routine, ma chi ha una coscienza sviluppata mai potrà farlo solo perché la legge glielo permette.

C’è una Legge che è stata scritta in ognuno di noi, superiore a tutte quelle fatte dall’uomo ed è quella dell’Amore eterno di Dio.

Quando vediamo le immani stragi quotidiane che dilaniano il mondo sappiamo che sono la conseguenza della disubbidienza a quella Legge che nemmeno Dio può revocare, essendo l’unica che porterà alla salvezza l’umanità riottosa, pervicace e schiava delle proprie malsane passioni. Sarà solo l’ubbidienza a questa legge che ristabilirà la Giustizia nel mondo e verrà il tempo in cui “non si farà più male sul monte di Dio”.

Ognuno è in cammino verso quel giorno, ma chi brillerà di luce propria sarà colui o colei che non verrà meno alla Legge di un amore supremo, più alto di qualsiasi idea di amore che l’umanità sia in grado ora di concepire, proprio come ha fatto Maria, la protagonista di questa piccola grande storia d’Amore sublime, riportata dall’Autore Rocco di Carlo, uomo di fede e di squisito sentire.

 

Angela Furcas

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