Un raggio di sole

Narrare la mia storia ha richiesto impegno e sforzo ma ho voluto scrivere questo libro per incoraggiare tutte le donne che stanno affrontando il duro cammino del cancro, affinché, ascoltando la voce di chi si è trovato ad affrontare la loro stessa battaglia, trovino gli stimoli e il coraggio di combattere la malattia con la certezza che la si può sconfiggere. Ho voluto dar loro voce cercando di analizzare il difficile scenario psichico, emotivo, affettivo e sociale che ne deriva da un’esperienza così atroce. In questo racconto c’è un invito a non arrendersi alla paura e allo sconforto, a non farsene dominare, a non sentirsi soli. La femminilità non si perde per una mastectomia, un’operazione non elimina l’essenza di quello che siamo. Accettare il proprio corpo, la sua menomazione, tutta la sofferenza e la paura legate all’intervento, alle cure di chemioterapia e radioterapia, sopportare il travaglio di tutte le indagini a cui bisogna sottoporsi, significa vedere la vita con altri occhi e capire la sostanza vera delle cose. Bisogna combattere con le unghie e con i denti, la strada è lunga e faticosa ma si può tagliare il traguardo contando sulla propria forza e sull’affetto di chi ci vuole bene.

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