Non ho mai smesso di sognare

Varcare l’intimo di Maria Clotilde Cundari, nel leggere i suoi versi, è un’esperienza sempre affascinante. La poetessa si ripropone, con questa nuova pubblicazione, a distanza di tre anni dal suo esordio, con Emozioni in parole / ‘E pparole d’‘o core.  È  stato mio l’onore di curare entrambe le sue raccolte ed ho potuto constatare la crescita qualitativa dell’autrice.

Ha superato la timidezza iniziale e lo si nota, con soddisfazione, anche in tutte le occasioni in cui declama i suoi versi in pubblico. Rivela ormai una sicurezza, propria dei teatranti, agevolata anche dalla spigliatezza tipicamente napoletana.

Coinvolgenti e simpatiche, infatti, risultano le sue poesie vernacolari che virano, molto di frequente, sul genere umoristico. S’intravede così, nei suoi versi, la freschezza di una vita ispirata all’ottimismo e all’innata filosofia della sua terra che invita tutti, continuamente, a non prendersi troppo sul serio, anche quando tratta sentimenti più profondi.

Questo è lo spirito della raccolta poetica che rende l’opera davvero piacevole e invita il lettore a ritornarci spesso.

Non ho mai smesso di sognare per le “Edizioni Il Saggio”, si rivela, con decisione, un altro bellissimo albero fiorito nel giardino poetico della Collana “Il Quadrifoglio”.

Versi fluidi, sicuri, decisi, scorrono gentili fra le sue circa centocinquanta poesie che dissetano senza mai annoiare. Ogni parola scelta, ogni singolo verso, non è casuale, si compongono e s’incastrano perfettamente al suo modo di essere, determinata, creando così armonia nella lettura e quell’immediatezza di pensiero che inevitabilmente conduce alla riflessione.

La Cundari scrive da sempre e come vistosamente annuncia col suo titolo, lei “non ha mai smesso di sognare”. Insieme a queste sue liriche, difatti, Maria Clotilde mette in evidenza buona parte della sua poliedrica personalità e cattura l’attenzione sul fatto che la passione resta l’unica vera autrice della nostra vita.

Il bisogno di ricordare, la capacità di lasciarsi ispirare dai sogni, che in noi tutti iniziano da bambini e che molti  dimenticano, sono invece il suo faro. Scava, ingorda come una bambina, nei cassetti del tempo passato e li tira fuori solo per realizzarli, mai sazia, uno ad uno. È tangibile fin dai primi versi questa sua capacità ed è per questo che, fin da subito, ha suscitato consensi nel suo discreto pubblico di lettori. Ha iniziato promuovendosi sui social senza mai smettere di farlo ed ha esteso il suo interesse poetico ad un pubblico sempre più vasto, partecipando a numerose menifestazioni culturali, incontri poetici e concorsi dai quali ne riceve numerose attestazioni di stima e prestigiosi riconoscimenti. Posso affermare, senza timori, certamente influenzata dalla grande stima ed amicizia che ci lega, che grazie alla sapiente gestione di quella discreta disponibilità di tempo che le deriva dal traguardo pensionistico, Maria Clotilde Cundari è un brillante esempio di donna da emulare.

Con affetto

Lucia Gaeta

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