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Inquietudini (Pensieri semplici in forma di poesia)

Inquietudini (Pensieri semplici in forma di poesia)

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Codice Prodotto: 00367
Punti Fedeltà: 0
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Tutta la poesia di Camillo Catarozzo poggia su una spiritualità non comune. I suoi versi risentono di una fede incrollabile in Dio che è amore infinito, luce e sostegno della nostra vita spesso monotona e vuota. Fede che tutto trasforma in bene: le sconfitte, le amarezze, i dolori e le ferite diventano occasioni per risalire la china e proiettarsi verso una pagina nuova intrisa di speranza che guarda non alle cose del mondo, effimere e piccole, ma all’eternità del cielo, scoprendo che il dono di sé è la chiave di lettura delle nostre azioni. Ogni momento della nostra vita è così prezioso… basta saper ascoltare, perdonare, tendere la mano, donare il cuore a tutti i nostri fratelli, guardare negli occhi chi ha bisogno di un poco d’amore.
            I versi di Camillo Catarozzo ci indicano la via che noi dobbiamo percorrere per essere persone semplici, senza paura, che si affidano ciecamente al buon Dio.         
            Tutto diventa gioia di amare: l’universo, il mondo, ogni creatura della terra! E’ un inno all’amicizia, un dialogo tra Dio e l’umanità, perfino le barriere di filo spinato che assediano i nostri affetti con insane lusinghe non hanno più motivo di esistere! Basta il sussurro d’una Ave Maria, essenza di vita come un vitale respiro e noi non ci sentiamo più soli…. “cosi l’umanità al mio fianco cammina cantando l’Ave Maria… allo spuntare di ogni nuovo giorno il mio pensiero semplice e sincero sboccia solo per Te, Ave Maria... “Come l’alba diventa tramonto e la notte un limpido giorno, così ogni immagine torna a sé stessa a tradurre l’amore ed il dolore in silenti preghiere. Il profumo d’un cantico antico riporta vigore al cammino ed un brivido ripercorre il mio albero brullo…”.
            Dice il nostro poeta: le strade sono colme d’affanni e bruciano al fuoco di un sole che non illumina più un mondo ormai tramontato. Ma uno sprazzo di fede sincera cerca un cuore che palpita ancora e segue la via del ritorno alla vita. L’amore è dare senza avere… come quello più nobile e profondo di un uomo che fece dono di Sé all’umanità.
Ogni uomo deve ricordare che il momento più vero della vita è la ventura di sperare, di credere e di amare.
            Dice ancora il nostro poeta: “ …nel dolore colgo la speranza che mi dona le ali per volare verso gli spazi dell’immensità e mi ritrovo tra fantastici voli di pensiero e colorati sprazzi di giovinezza. Nella semplicità di una coscienza pura fammi gioire, Signore, di questa lunga, breve, fantastica avventura (la vita), benedici, Signore, la mia strada!   
            La terra dei sogni per Camillo Catarozzo è quella che vede i dolori addolciti dalla fiducia in Dio che diventano preziosi per una vita migliore. Libertà e speranza per coltivare nel presente un futuro nuovo. Gioia di credere con la forza della fede e di incontrare l’altro e donarsi soltanto per amore.                   C’è tenerezza nella poesia di Camillo Catarozzo (…quando si dice “nonni” la mente corre a tanta tenerezza, leggera come il canto d’una dolce ninna nanna…), quando immagina la mamma china sulla sua culla e lui piccolo bimbo che con la sua mano tocca le ciglia della mamma… Lei l’accarezza sulla fronte e nel suo cuore d’uomo maturo passa un turbinio di stelle, un cantico di gioia ed un brivido di malinconia… e lui tende le sue braccia ad afferrare un sogno ormai svanito… Anche di fronte allo sgomento per la perdita dell’amato padre, la sua fede è incrollabile: fra un brivido d’angoscia e un palpito d’affetto fuga l’ultima traccia di tristezza per regalare al cuore tormentato una carezza e all’anima in ginocchio una preghiera.     
            E ci sono i sogni puri d’un fanciullo che gli anticipano sempre un futuro di luce e gioia: fiducia infinita nel Signore che mantiene le promesse e riscatta il valore umano. La forza della poesia di Camillo Catarozzo sta nel suggerire ad ognuno di noi la via dell’umiltà per farsi piccoli convertendo il proprio cuore a ciò che conta di più: camminare, nel Signore, sulla strada della Verità. Camillo è un uomo mite (…la pace è palpito di ogni cuore, la guerra è madre d’ogni dolore…), un poeta che sa guardare nella direzione giusta, quella del rispetto di tutti e di tutto. E la pace, che regna nel cuore del nostro poeta, che attinge coraggio e forza dagli affetti famigliari e dall’armonia della natura, alla fine, gli restituisce il senso profondo di tutti i perché che chiudono il ciclo della nostra vita, dono di un Dio che non ci lascia mai soli.              Le lacrime, afferma il nostro poeta, sono perle di rimpianto, preziose solo a chi non ha vissuto gioie e tormenti come sentimenti. Occorre capire le sofferenze degli altri e farne un impacco d’affetto. Il tesoro è lì nella semplicità d’un affetto, nella segreta saggezza d’un luogo comune, nelle note d’una sommessa preghiera, ed il sole con l’alba ritorna a rivivere tutte le cose. In un fiore che sboccia, nella foglia che cade, nell’amore che nasce, nel mistero che cresce, in un vago tramonto, in un’alba ritrova la molla del tempo e la linea smarrita che collega la gioia alla vita. Il nostro poeta conclude cosi il suo percorso di gioia : “...A Te davanti arriverò mio Grande Dio e non mi abbaglierò del Tuo mistero, perché sarò pensier del Tuo pensiero…”

 

Gaetano Marabello

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