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Il mio Sud (poesie)

Il mio Sud (poesie)

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Io non ho pregiudizi e non mi faccio sviare nelle mie valutazioni dalle norme consuete riguardo alla formulazione delle opere d’Arte.

Ogni Autore è indipendente dagli altri ed usa i mezzi consoni alla propria capacità espressiva. Per questo ho trovato fantastico il suo libro.

Un vero eroe! Laddove altri avrebbero rinunciato, egli ha  coraggiosamente condiviso la libera interpretazione del suo pensiero, delle sue emozioni e del suo personale modo di magnificare le bellezze della vita, ma anche di deprecarne le ingiustizie.

Egli ha compreso che l’essenziale è nella semplicità che il suo grande cuore può cogliere al di là del grado di preparazione accademica.

Non serve essere nemmeno un cattedratico impegnato se l’arroganza del sapere annebbia la limpidezza del cuore.

Ogni opera è destinata a tutti ed in qualche maniera raggiungerà ognuno, dovessero essere i potenziali fruitori dall’altra parte del mondo.

Basta che qualcuno  legga le sue parole perché entrino in circolo nel flusso inarrestabile del pensiero umano e alimentino il progresso e la crescita globale.

Gli Autori che non vantino titoli altisonanti sono parte integrante del processo culturale, così come i fiumi ed i mari sono figli del vasto oceano.

Siamo gli eredi delle baronie culturali e pigramente privilegiamo la forma a discapito del  senso intrinseco dell’opera.

Spero che molti seguano il suo esempio e sia di sprone a chi, consapevole di qualche lacuna stilistica non si cimenti nell’ Arte della scrittura.

La forma è l’abito, il senso è l’anima.

La sua voce s’innalza possente a riscattare il nostro amato Sud, onesto laborioso e ricco di cultura dai predatori di turno ed è la voce di tutti coloro che sono stati defraudati della loro dignità di uomini, dei loro diritti, e da innocenti, consegnati alla storia come colpevoli.

Resi poveri, hanno conosciuto il disagio dell’emigrazione, l’abbandono forzato dell’amata terra natale, la privazione degli affetti familiari, la solitudine e l’alienazione dalla propria cultura.

La civiltà è la storia di una rapina sistematica dei potenti a danno dei più deboli, di ogni nord a danno di ogni sud.

Intendo come nord non solo la configurazione geografica riconosciuta ad  una nazione, ma i suoi limiti risultano mobili per le connessioni politiche e possono restringersi e a volte persino aderire.

E questo durerà finché ogni nord non prenda coscienza che il suo potere è stato acquistato fraudolentemente e non se ne vergogni dinanzi alla Coscienza Universale.

Con quanto amore Nicola Umberto Messina ha cantato la bellezza e la storia del nostro Sud, con un andare particolareggiato, esaltandone ogni aspetto, per tema che tralasciando qualcosa se ne sminuisse la grandezza.

Perché ogni sud è un giacimento di ingegno inesplorato, una riserva di potenzialità inespresse, ricacciate dalla prepotenza che origina gravi squilibri di forze che favoriscono disordini e diseguaglianza tra le genti.

Ma come non essere orgogliosi dell’inestimabile lascito culturale della Filosofia di Parmenide, Zenone, Pitagora e di tanti altri che sarebbe lungo elencare?

Il Sud era ricco ed è stato espropriato dei suoi beni, ma è rimasto faro di civiltà e continuerà ad emergere dalle ingloriose vicende che gli sono state attribuite.

La sua luce aumenta ogni giorno, quella che nasce dal suo grande cuore, dalla sua luminosa e creativa intelligenza e  dalla vera giustizia, costata la  vita ai suoi migliori rappresentanti, per cui la sorte dei suoi detrattori, dei suoi denigratori e dei suoi affamatori è segnata.

Non vi è potere estorto con l’inganno e l’assassinio che non salga al Tribunale di Dio per essere giudicato e maledetto.

Il Grande Giorno in cui” le valli saranno colmate e le montagne saranno abbassate” è già sorto.

Questo è un giorno  di cernita e passato e presente sono chiamati a rispondere dei loro atti.

Ogni giorno sentiamo cose inudibili perché tutto deve essere mostrato in quanto  questo è il momento del rendiconto finale.

L’inferno chiuso nelle viscere della terra sta esplodendo e il suo fuoco brucerà chi lo ha alimentato.

Così cadranno le istituzioni che hanno imprigionato le anime e calunniato gli innocenti, resi servi i veri padroni, da indegni arbitri dei loro destini.

Tu, Sud, sarai riscattato, non con le armi che ti hanno ferito, ma con la grandezza delle virtù eccelse con cui le Magnificenze che ti sono state inviate hanno ispirato la tua gente.

In uno ai grandi eventi che ti renderanno libero da ingiuste accuse che tante sofferenze hanno causato ai tuoi figli, c’è il riscatto di coloro che proclamano la tua grandezza attraverso l’Arte, al pari della bellezza esteriore ti ha reso celebre nel mondo.  

La voce del Poeta Nicola Umberto Messina si unisce al coro di tutti coloro che ti amano con tutto il loro essere e vogliono eternare la tua memoria.

Egli si proclama povero, di quella nobile povertà che ti libera dall’asservimento ai beni materiali, ma ti proclama libero di essere senza altro avere che l’essere.

Per che cosa hanno reso povero il sud coloro che lo hanno depredato?

Per un potere effimero!

Una  Forza  incoercibile sta sceverando le azioni umane per ristabilire la Giustizia su tutta la terra.

 

Angela  Furcas 

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