Sfumature di donna

Viviamo in un mondo dove le esperienze della vita si mescolano,

s’intrecciano e il senso del proprio vissuto rielabora immagini

sepolte nella mente, che si fanno strada, emergono, inducono alla

riflessione e diventano poesia.

La profonda modernità del suo pensiero in versi rende visibile il suo

invisibile, il suo vissuto e la grande avventura di lottare per vincere le

ipocrisie dell’esistenza ed essere se stessa. È questa forza immensa uno

dei motivi centrali delle liriche di Lucia Gaeta che si basano sui temi

del senso della vita, dei tormenti, ma anche della sofferenza interiore e

della smisurata fiducia nel valore dell’amore. Come per Erich Fromm

e di tanti altri grandi autori, la poetessa è convinta che l’amore è l’unica

soluzione valida al problema dell’esistenza umana.

Scrive versi senza condizioni, senza vincoli, per dare voce alle

donne umiliate, soffocate dalla violenza, vittime di degenerate passioni,

scuotendole dal torpore interiore e riportandole alla luce.

L’amore vero non pretende nulla, è senza riserve e non può essere

spento dalla follia di un gesto, così come si evince dalla poesia dedicata

a Roberta Caiazzo, perché l’amore non si può uccidere.

Ancor crederò nell’amore

e a capofitto mi ci tufferò.

Seguirò sempre il mio istinto

ovunque il cuore mi porterà

e sarò sempre me stessa.

Il sorriso sarà la mia forza

la mia vittoria, l’arma vincente

su tutta la cattiveria

e il male che mi hai fatto.

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Le sue parole rarefatte contrastano il terrore della solitudine, vagano

umilmente alla ricerca di risposte, percorrono la strada dell’indifferenza,

sfidano la vulnerabilità del tempo e, libere, vanno incontro

alle gioie della vita.

I motivi predominanti della sua poetica sono quindi le persone,

oggetti, emozioni, lacrime, gioie e dolori quotidiani orientati alla ricerca

di risposte autentiche ed immutabili. Ecco perché Lucia Gaeta

prova ad indagare lo spazio dell’esistenza e tradurlo in quella relazione

all’altro, che solo l’amore può offrire, essendo la vera misura della

vita di tutti ed ognuno. La poetessa, inoltre, con la sua opera, sa dare

una cruda testimonianza della vita di oggi e delle sue contraddizioni,

con versi mai scontati, talvolta tormentati, tesi ad aiutare i più deboli,

per condividerne la sofferenza e la gioia.

E sei lì, seduta su quella panchina

in un angolo di tempo

attendi qualcuno che mai arriverà.

Sei rimasta sola

all’appuntamento con la vita

a contare le giornate che restano

per il lungo viaggio.

E fissi nel vuoto il tempo andato

di giorni felici ormai svaniti

nei meandri della vita.

Versi che raccontano il “tempo andato”, intrisi di intimo vissuto

e di nobiltà d’animo, pervasi dal lento cammino alla ricerca di

risposte sul senso ultimo del vivere.

Emozioni profonde trasmesse con immediatezza, concepite per

esplorare il male e il bene, la guerra e la pace, nella consapevolezza

che, come tutte le persone sagge, bisogna avere il coraggio di conquistare

le terre della paura, comunque...

Emilio De Roma

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