Il Natale … negli occhi e nel cuore … dei ragazzi di Santa Cecilia a cura di Filomena Domini

Il linguaggio del cuore

Filomena Domini

Come germogli di grano che arricchiscono le messi e aspettano, impazienti... tra le zolle ospitali… per sedere sulle are e indorare albe di giorni felici... ancora da narrare… e nutrire la fame di tramonti lontani... lasciati a vegliare sul mare

così mi appaiono le anime pure dei giovani che raccontano, attraverso i loro teneri slanci e le ardite emozioni, tutto ciò … che a noi sfugge e non smette… e che invece i loro occhi percepiscono e trattengono… come gemme preziose… non ancora schiuse ma ansiose… che preludono ad una primavera di tinte e di Vita che nel loro intimo si è già avverata.

E in una danza quasi gitana… di parole dette e non dette, di immagini marcate o appena appena tratteggiate… si muovono le pagine di questo libro e si uniscono in un girotondo quasi perfetto, chiudendo essenze e agitando trasparenze... che si elevano a festa… e disegnando cerchi di grano e firmamenti, dove il linguaggio del cuore diviene moto perenne, forza vitale e valore insopprimibile.

Ed è nella forza del cuore… in quel linguaggio di amore e di verità, che i nostri ragazzi sanno ancora parlare… che noi adulti dobbiamo andare a leggere se vogliamo riscoprire la meraviglia e l’incanto ma soprattutto la speranza… che aprirà il nostro sguardo a imperscrutabili orizzonti dove, le scie libere di auree colorate tracciano percorsi sui quali i sogni lasciano le loro orme in attesa che le nostre impronte si fermino su di esse per proseguire insieme il viaggio verso l’infinito.

Ma il linguaggio del cuore è soprattutto l’espressione più diretta e nobile della forza dirompente della Cultura che unisce e plasma il cuore e la mente in un Unicum indissolubile che rende immortale il Pensiero.

La cultura è il grande faro guardiano che accompagna la nostra esistenza…è la gruccia che sostiene i nostri passi... è la linfa che permette al nostro “io” di Essere e di Divenire... è la chiave che apre le maglie alla catena che trattiene il nostro volo… è la Libertà che aspetta di diventare sostanza e forma del nostro cammino.

Questa è l’intima convinzione che deve sostenere l’idea e anche l’augurio che, un foglio e una matita, siano le uniche armi che dovranno stringere le mani dei nostri figli per cambiare il presente e costruire il loro futuro; che un foglio e una matita sia la sola eredità che non cesseremo mai di trasmettere loro… perché con questi due strumenti potranno scrivere le pagine più belle della loro e della nostra Storia.

La Cultura sarà sempre tutto ciò che serve... sarà la sola cosa che basta… perché se la mente ed il cuore

non smetteranno mai di far rumore… la vita non muore.

“occhi che incontrano parole

 costruiscono ponti

Sui quali anche passi lontani si incontrano”

Scrivi una recensione