I Edizione di poesia e Arte AncillaDei a cura di Lucia Gaeta

L’amore per la mia terra mi ha spinto, da tempo, a fare qualche ricerca; in effetti già dal sito web del comune di Perdifumo è stato facile rintracciare le origini di Camella, che risalgono all’epoca greca intorno al IV secolo a.C. Fra queste notizie appare anche l’antico nome di ANCILLADEI proprio per la frazione di Camella. La denominazione ANCILLADEI riportata negli annali storici di Perdifumo ha ispirato in me una sorta di empatia ed un misterioso legame con le mie origini. Non tutti sanno che questo nome, secondo alcuni storici, è legato all’esistenza di due castelli. Dal momento in cui ho letto questa parola, ho avvertito forte il desiderio di voler fare qualcosa di concreto per divulgarne la memoria, insieme ai luoghi a cui appartiene. Era infatti già da qualche anno che avevo questo sogno nel cassetto: mettere in luce il paese che mi ha dato i natali, anche perché, come molte altre piccole realtà locali, è stato nel tempo quasi del tutto abbandonato dai suoi residenti che per comodità hanno preferito spostarsi in centri più vicini ai loro interessi.

Oggi restano molte case antiche di tipica architettura cilentana, perlopiù frequentate nel periodo estivo dalle famiglie che ancora le posseggono e desiderano trascorrervi le vacanze facendo rivivere, in tal modo, il borgo. A volte viviamo in questi paesini dalle antiche vestigia, senza aver mai approfondito la conoscenza sulle loro origini. Nasce così questo concorso poetico grazie anche all’opportunità ed il supporto che mi ha offerto l’associazione ACIPeA, augurandomi che tutto questo possa incuriosire anche chi abbia un interesse meramente storico per l’attuale Camella e faccia quindi riferimento anche ad ANCILLADEI. Quale migliore pubblicità si poteva immaginare se non creare un evento culturale con le radici affondate nella storia del posto, in onore del passato dei luoghi, avvicinando la gente anche a dimore come Palazzo De Vargas, location designata per la cerimonia delle premiazioni che hanno visto ospiti illustri, personaggi come Giambattista Vico, vissuto per svariati anni fra quelle mura.

Anna Maria Cappuccio

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