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Non vi è sosta se non sulla cima – poesia e prosa

Non vi è sosta se non sulla cima – poesia e prosa

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Conoscere una persona e capirne la natura significa partecipare al suo viaggio interiore, condividerne il percorso e non spaventarsi alle prime difficoltà e alle frequenti asperità che si incontrano.

A volte la strada si fa accidentata e difficile perché il cammino della vita è di per sé un’impresa ardua e faticosa, costellata di assenze dolorose che ci costringono a guardarci dentro e a fare i conti con il nostro passato.

Essere compagno di viaggio di qualcuno, significa soprattutto essere predisposti ad ascoltare la musica interiore che scandisce il suo intimo sentire.

In qualità di curatrice di questa raccolta di poesie e racconti in italiano ed in vernacolo, ho provato ad ascoltare e ad osservare, con rispetto ed attenzione, le note e le sfumature che Anna ha dentro di sé.

Non è stato sempre facile, anche a causa del frastuono e dei rumori molesti che ci circondano, che troppo spesso, in questa nostra contemporaneità superficiale ed edonistica, distraggono e confondono e ci allontanano dal vero significato di un sorriso, di un pianto, di un gesto o di una semplice parola.

Durante il viaggio a ritroso che Anna sta compiendo, attraverso i suoi ricordi più intimi e lontani, ci si può imbattere in “brandelli di vita” che compongono un mosaico multicolore, ricco di riflessioni, anche sul presente, di sentimenti e di attaccamento alle cose semplici e dirette, vissute all’interno di una famiglia cilentana composta, oltre ai genitori, da ben sei figli e circondata da zii e parenti, che gravitavano intorno alla casa colonica di San Pietro di Perdifumo.

I ritmi regolari della natura, l’alternanza delle stagioni e le mille mansioni della vita quotidiana dell’epoca, fanno da sfondo alle vicende di questa grande famiglia patriarcale, che trova nella figura materna la vestale che protegge e tramanda riti e usanze, nel totale rispetto dell’equilibrio del Creato e nel padre l’esempio limpido e cristallino di profonda abnegazione nei confronti della famiglia e di rispetto per il prossimo.

L’Autrice parte dalle fondamenta stesse della sua formazione, dal suo carattere ribelle e volitivo, che l’ha portata a cercare la sua strada altrove, lontano da questo angolo di cielo, che è il Cilento, ma che l’ha sempre tenuta in contatto con le sue profonde radici, con lo spirito e con la mente, e attraverso il vernacolo, lingua del cuore e dell’anima, riesce a raggiungere una profonda intensità narrativa.

Anna, non indulge in divagazioni sdolcinate e melense, ma arriva al cuore dei personaggi che hanno attraversato prima, la sua giovinezza, ed in seguito la sua vita da adulta, con decisione e schiettezza, doti che la contraddistinguono. Non giustifica, non assolve, descrive e trasmette al lettore quello che il suo essere interiore ha visto e ha percepito.

Ricca di grande umanità e carità cristiana, sempre pronta a soccorrere, all’occorrenza, le persone in difficoltà che le attraversano il cammino, sente forte e impellente la necessità di raccontare e raccontarsi, di non disperdere quel tesoro di osservazioni, di notizie e di informazioni che ha accumulato nel corso della sua vita.

Anna Olga è consapevole di essere una testimone importante e privilegiata, avendo vissuto esperienze che ormai è impossibile rivivere, che l’hanno forgiata e formata, arricchendola nel profondo.

Non si rassegnerà mai a tacere della dignità dei contadini e delle genti della sua terra, della loro capacità di uniformarsi all’equilibrio della natura, della loro saggezza, ma sarà sempre cronista fedele anche delle manie, dei difetti, della cocciutaggine, dei piccoli tic, che appartengono e sono appartenuti, alle persone che ha conosciuto.

Questo quarto libro è una tappa davvero importante del suo viaggio e del suo percorso umano ed artistico che la vede inoltrarsi sempre di più nelle pieghe della sua esistenza passata, ma che nello stesso tempo, la  protende verso un futuro, dove essere fulcro aggregativo per tutta la sua grande famiglia.

 Il titolo, “Non vi è sosta se non sulla cima” la dice lunga sulla personalità tenace, combattiva e determinata di questa donna cilentana che, pur avendo viaggiato in tutto il mondo e avendo conosciuto e frequentato i posti più prestigiosi ed esclusivi, ha voluto ritornare nella sua terra d’origine, mantenendo intatto dentro di sé il tesoro di umanità e di valori che ha assorbito fin dall’infanzia e che permeano tutte le sue composizioni poetiche e narrative.

 

Amedea Lampugnani

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