Avventura d’amore

Raccontare la storia della propria vita è sempre una impresa ardua. Per quanto si vuol essere sinceri, rimane sempre qualche segreto che resta appeso e che nessuno al mondo vuole dissotterrare e darlo in pasto a qualsiasi lettore come se fosse una vera e propria confessione. Non è accaduto però al Cav. Francesco D’Errico il quale ha snocciolato la sua vita vissuta fino ad oggi, nel modo più sincero che si possa fare. In questo modo Francesco D’Errico ha conquistato la sua libertà, quella libertà che gli era stata preclusa per i segreti che si portava con leggiadria nel proprio cuore. Ciò che muove la penna è essenzialmente la mano che dietro indicazioni della mente, verga parole che, a volte, diventano vere e proprie dichiarazioni. Ciò che ha spinto il Cavaliere è stato il desiderio di far conoscere al mondo circostante, lo scorrimento della sua vita fino ai giorni nostri e, sono convinto che, il nostro eroe, mi piace chiamarlo così per il coraggio espresso in questo suo libro, non farà che fomentare la sua mente e tornare indietro nel tempo per raccontare della sua amata compagna che ha diviso con lui sentimenti meravigliosi, come l’amore, i sacrifici e le privazioni e, straordinariamente i grossi problemi che la sua professione gli ha posto di fronte senza alcun risparmio di sorta. Il Cavaliere Francesco D’Errico ha servito lo stato italiano come carabiniere e, come tale, ha subito privazioni e timori per se stesso e per la sua famiglia, perché questa situazione che molti ben conoscono e che molte volte dimenticano o vogliono disconoscere, chi indossa una divisa si mette in gioco nella società con estremo coraggio e senso del dovere, quello stesso senso del dovere che lo porta ad affrontare situazioni pericolose e rischiose per la sua vita e per quella dei suoi stessi familiari. Però, con questo libro, il Cavaliere Francesco D’Errico ha messo da parte se stesso per mettere in risalto la persona che, per lui, è stata la più importante della sua esistenza, la donna che col suo immenso amore e abnegazione ha saputo rendere felice un uomo che ha rischiato la sua vita e messa a repentaglio anche quella dei suoi familiari per servire il suo paese. E la moglie? Ha indossato anche lei la divisa anche se non era arruolata nell’arma dei carabinieri, lo è stata giocoforza perché la compagna di un carabiniere viene arruolata anch’essa in forma simbolica e vive suo malgrado i timori e le preoccupazioni, le privazioni e i successi di una persona che veste la divisa militare e che rischia ogni giorno la sua stessa vita. E’ superbo leggere le righe di questo libro anzi, di  questa storia vissuta. Il lettore non può e non deve soffermarsi sulla storia in sé, anche se magistralmente raccontata, ma deve entrare nel cuore dell’autore e cercare, con qualsiasi mezzo, di capire la ragione per cui lo stesso ha dato vita e vivacità alla sua compagna che lo ha lasciato qualche tempo fa e che lui ricorda con rimpianto e commozione, e rivive, con immenso rammarico, tutti i torti  e le tribolazioni a cui ha sottoposto la sua donna, nonostante l’amore forte e inciso che provava nel suo cuore, sin dal primo momento che i suoi occhi sono stati colpiti da un sentimento che è penetrato nella sua anima ed ha trovato alloggio comodo e duraturo. La storia di una vita vissuta, non poteva essere raccontata con dovizie di particolari se non fosse stata un’esistenza costellata di amori e dissapori, di vittorie e di sconfitte, di gioie e dolori in un contesto familiare che non ha mai vissuto momenti di incrinatura esistenziale nonostante alcune situazioni avrebbero potuto creare nella coppia momenti di comportamenti glaciali, dove la freddezza dei sentimenti potevano prendere il sopravvento sull’amore che univa le loro anime che non si sono mai disgiunte, nonostante tutto. La storia è affascinante e ricca di stupendi momenti in cui ognuno di noi per un qualsiasi verso può rivedere e rivivere il suo passato costellato di affermazioni e di negazioni. All’epoca dei fatti raccontati dal nostro autore, la vita amorosa di una coppia era impregnata di scoperte fantastiche di culture ataviche che nulla lasciavano al caso e che i matrimoni venivano gestiti non dai sentimenti della nascente coppia, ma dai genitori che molto spesso decidevano il destino dei loro figli e non dai desideri che nutrivano nei loro cuori; ma si sa, quando l’amore sboccia nel modo fulmineo e saldo, fa terra bruciata intorno e semina e germoglia un sentimento meraviglioso come nessuno potrà mai raccontare se non con parole scritte col cuore.

Prof. Angelo Giarletta

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