Tu ci sarai ancora; Quando raccontavi

“… e quando il mio sole tramontò… verità sconfinate riapparvero alla mia memoria…” così prende inizio una cavalcata a perdifiato tra sentimenti ed emozioni, che avvincono e spronano a leggere, culminano nell’apoteosi dell’amore che è stato ed è la chiave di lettura e l’elemento dominante non solo di questa silloge ma di tutta l’opera letteraria del Poeta.

“… ti cerco ad ogni mio passo…” e la ricerca, l’introspezione danno vita a nuove pagine in cui sempre l’amore è trama ed ordito della tela che racconta la vita e prelude a quello vivificatore di fede che porta all’oasi che sarà l’ultima meta.

“Sentivo nell’aria/ una dolcezza di pioggia. / Un lieve bagliore / mi sorrideva / nell’azzurro sbiadito”. Ed ecco che la natura e i fenomeni naturali diventano elementi dell’anima essenziali ad ogni incontro che culmina in un “intreccio di radici” quale abbraccio di attimi interminabili.

Non ha valore il trascorrere del tempo, “bambino Io/ sono rimasto/ in attesa / di una tua carezza”, se lo si vive nella certezza di voler condividere anche il dolore nel “miele delle gioie”.

L’amore, sia nella vita che nell’arte del poeta, ha giocato sempre un ruolo di grande rilievo che avvolge e coinvolge scrittore e fruitore. Ogni poesia è un clik, una fotografia chiara che dà vita al pensiero, stampata senza alcun artifizio. Le parole sono pennellate di colore vivificatrici mai sprecate che scorrono come balsamo a lenire e immortalare ogni attimo vissuto, immagini suggestive e nitide che si rincorrono e prevalgono su quelle sbiadite dell’inutilità esistenziale che talvolta pur affiorano fra la nebbia dei ricordi e la bruma del mattino.

Della melanconia, la nostalgia, la passione, le paure variabile costante resta sempre e solo il sentimento che tutto può e tutto muove.

Santo, che ho avuto la fortuna di conoscere di persona, come fiume in piena offre ai suoi lettori acqua trasparente che sgorga e zampilla dalla sorgente della vita, che malgrado le avversità, resta sempre una Poesia. Abbandonate le ansie nel greto del fiume in balia delle onde “dell’oblio innamorato” il tramonto riappare in tutta la sua estasi e più forte brilla quella stella che la notte non ha mai inghiottito.

I successi riscossi l’uno dietro l’altro, i tanti riconoscimenti da parte delle giurie di Accademie e Concorsi sono la dimostrazione che l’onestà intellettuale e morale non hanno bisogno di filtri per arrivare a toccare le corde del cuore del lettore che nei versi sa cogliere tutta la genuinità e la potenza dei sentimenti contenuti. Anzi, cari lettori, lasciatemi passare senza filtri anche il mio pensiero. Leggere questa silloge è come degustare un ottimo bicchiere di vino che, maturato in una botte di rovere, conserva tutto il profumo, il colore, il sapore e la dolcezza dell’uva di un vigneto esposto al sole.

Lucia Clemente

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