Oltre il tempo, il sogno

Prefazione

“Sui naufragi del mondo, avrai tu sempre,

o bella Poesia, culto ed altari;

chè se Febo è dal cielo gloria e corona

Tu sei dell’universo anima e luce”.

(Giovanni Prati)

E’ un piacere leggere poesie, ma è ancora più bello leggere quelle scritte dalla poetessa Anna Giannattasio. Un nuovo libro di versi della Giannattasio vede la luce: "Oltre il tempo, il sogno". E’ un altro lavoro poetico, che, certamente, rallegrerà il cuore e l’intelligenza dei lettori, che stuzzicherà la voglia di esplorare il mondo che ci circonda, riappropriandosi, così, dei propri sentimenti che la quotidianità sta facendo volare nel mondo delle vanità:

“Abbracciai il vento;

mi rapì

il suo soffio

e

senza difesa alcuna,

là dove

finisce il mare

mi lasciai trasportare

e

la mia anima

potè

finalmente

riposare.”

La bellezza della poesia della Giannattasio si scopre leggendo i suoi versi, che si apprezzano, però, quando l’animo è sgombro da pensieri inutili e volgari, lasciandosi cullare dall’onda romantica di un sogno ed assaporando la dolcezza di una carezza, che trasforma la materialità dell’esistenza in spiritualita profonda; è gustare non solamente il respiro poetico di Erato, ma innanzitutto la gioia di vivere in un mondo diverso, che allontana dalle brutture della nostra società, proprio:

“Come un colibrì

leggera

le ali dispiego

e,

senza legame alcuno

con la terra

volo,

confondendomi

con il cielo”.

La nostra poetessa, di certo, sente nel suo intimo, mentre scrive, una accattivante musica, che apre la mente a vivide immagini e lascia volare la fantasia oltre il tempo, per scoprire l’importanza del sogno, che aiuta, quaggiù, a proseguire nel nostro ire quotidiano. Non si può vivere senza sogno, saremmo degli esseri anormali. Nelle poesie della Nostra si evidenzia un’esperienza segnata da sofferenze e delusioni, gioie e dolori, che richiamano momenti familiari, personali, rimembranze di ombre e di religiosità:

“(...)

vorrei trovare Dio

nel silenzio

dell’anima mia”.

Sembra la poetessa una navigatrice/sognatrice solitaria, che, nel camminare per le vie tortuose dell’esistenza, ritrova nella famiglia e nel ricordo di persone care:zia Elvira, nonna Anna, la forza di ricaricarsi, andare avanti, non fermarsi a piangersi addosso e restare prigioniera di una depressione senza sbocco:

“(...)

La mente, leggera,

alla notte carpiva

la sua voce più vera:

sognare per vivere

è ciò

che va custodito

nelle pagine

di ogni cuore”.

Il sogno è vita per Anna Giannattasio, che scrive per essere, non per avere, è per aprire il suo animo e la sua mente al Bello, e per scoprire, nel silenzio del suo cuore, la grandezza di Dio:

“Non nel fragore

del mondo,

nè nello stupore

verso ciò che è bello;

neanche nel più puro

degli amori

e

nella certezza del Paradiso:

vorrei trovare Dio

nel silenzio dell’anima mia”.

Fra tanti barbugliamenti che molti poeti fanno passare per versi, fa piacere immergersi in un mare di rime e di immagini delicate, che ci riconducono nel clima della vera Poesia.

Raffaele Rago

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