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Il Dirigente Scolastico e il Case Study: Tra Affidabilità, Autoefficacia e una Gestione di Qualità

Il Dirigente Scolastico e il Case Study: Tra Affidabilità, Autoefficacia e una Gestione di Qualità

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Un testo per chi si appresta al concorso per Dirigente Scolastico, così ricco culturalmente, ma nel contempo così accattivante a livello emotivo, non poteva avere che un’artista come autrice.

Si, perché Maria Rosaria non è solo una Dirigente Scolastica, ma un poeta che conosce il gioco delle emozioni, la magia dei sentimenti e la meravigliosa alchimia delle relazioni umane, alla luce di sensibilità ed empatia.

Sono proprio queste caratteristiche che connotano il suo libro, che addita notevoli direzioni formative, che sottendono la coscienza dei fini e la responsabilità delle azioni per conseguirle, ripensando con saggezza ed umiltà, al rapporto tra autorità-libertà, individuo-società.

La fatica dell’autrice sta nel riconoscere una scuola, che a volte diviene luogo di automatismi e servomeccanismi, che solo in apparenza appiana disagi ed alleggerisce fatiche, ma che inesorabilmente devitalizza.

Maria Rosaria si cimenta in un’egregia letteratura manageriale ed organizzativa, sempre sottendendo il concetto di empowerment.

Infatti, il sistema di valori di una persona empowered include:

- dignità personale

- autonomia

- rispetto di sé e degli altri

- il coraggio

- l’autodisciplina

- la responsabilità diffusa

- l’impegno appassionato

- la gentilezza e la delicatezza coniugate con fermezza e determinazione alla ricerca della verità e della sintesi più integrativa della diversità.

L’autrice sottolinea la valenza di competenze indispensabili ad un Dirigente Scolastico: competenze interculturali, relazionali, comunicative, capacità di mediazione dei conflitti, valorizzazione del personale, apertura a nuovi approcci pedagogici, senza trascurare le pedagogie efficaci del passato; capacità di vision, capacità di interpretazione del potere in termini relazionali, come esperienza interpersonale a carattere universale, pervasiva della vita sociale.

Il potere del Dirigente Scolastico, secondo Maria Rosaria è simile a quello definito da FOUCAULT: e cioè positivo e creativo.

In questo sta il messaggio dell’autrice: un’idea di potere del nuovo Dirigente Scolastico intersoggettiva ed interazionista, un potere che si crea e si moltiplica, non quello che viene elargito o sottratto, ma quello che accresce la possibilità di espressività individuale, di risorsa, di cooperazione; un potere non nega conflittualità ed opposizione, ma che intende trascendere le polarità creando reciprocità ed armonia.

Conosco Maria Rosaria da anni, mi entusiasma il suo modo aperto e moderno di lavorare, con grande motivazione, una motivazione riferita alla presenza di anima, corpo, intelligenza, sensibilità, come avrebbe potuto dire KierKegaard “TO BE FULLY THERE”.

E mi torna la voglia di scrivere quello che ebbi a dirle un anno fà, in occasione della programmazione del nostro viaggio a Pechino, al Ministero dell’Istruzione cinese, al fine di estendere la conoscenza del mio metodo educativo per la negoziazione dei conflitti in adolescenza TRI-PAX.

“Sei proprio una Dirigente autentica, vibrante, empaticamente capace, professionalmente competente, sempre focalizzata su obiettivi alti, con occhi nuovi, come diceva PROUST.

L’anima del poeta non può essere soffocata: meravigliosa la sorpresa di trovare in un libro per competenze di futuri Dirigenti, un petalo poetico, I have a dream: solo chi riesce a far attraversare l’altro dal desiderio, dal non ancora, per incontrarsi con il possibile, realizza appieno la sua missione di vita; nella consapevolezza che l’accesso al sè intrinseco è permesso da relazioni peculiari, in grado di rappresentare per il soggetto una piattaforma di fiducia ed una possibilità di speranza.

Chapeau a questo libro che fornisce una sorta di mappa per orientarsi nelle proposte formative per chi si sentirà all’altezza di dirigere un’istituzione scolastica, una mappa preziosa per conoscere gli orizzonti di un nuovo lavoro, e magari rintracciare il paese utopico del benessere del Dirigente Scolastico, così invocato ma difficile da realizzare.

“Una carta geografica -diceva Oscar Wilde- che non registri il paese Utopia, non merita uno sguardo”.

 

Adriana Battaglia

Osservatori Europei Bullismo

e Cyberbullismo

 

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