Il tuo carrello è vuoto!
Categorie
Per non dimenticare …,  Antonio Barra a cura di Vitina Paesano

Per non dimenticare …, Antonio Barra a cura di Vitina Paesano

10,00€


Qtà:  Acquista  
Codice Prodotto: 00394
Punti Fedeltà: 0
Disponibilità: In Magazzino

Pubblicare un libro di un poeta scomparso, significa dare nuovamente voce a chi non può più declamare i suoi versi.

Erano tanti anni, forse troppi che questo lavoro giaceva assopito nel cassetto della nostra casa editrice, e finalmente quest’anno ha provato il brivido di sporcarsi di un inchiostro speciale che non macchia... ma bensì riporta in vita.

Molte delle poesie presentate in questo volume sono inedite e di questo devo ringraziare Lucio, figlio di Antonio, che mi consegnò qualche anno fa i manoscritti del padre per pubblicarli.

Nella biografia di Antonio Barra che segue, scritta da Giuseppe Barra, suo parente, si può conoscere qualcosa della sua vita di uomo e milite... ma per conoscere il poeta, per assaporare la delicatezza, la sincerità e la sfrontatezza dei suoi versi, bisogna leggere le sue poesie, una ad una.

Soltanto vagando tra le sue poesie e chiedendo a qualche ebolitano della scorsa generazione, abbiamo potuto ricostruire un po’ della personalità del Barra. Oltre che scrivere poesie e novelle egli era dedito anche alla pittura. Molte le sue tele sparse nelle case degli ebolitani, qualcuna l’abbiamo rintracciata... e fotografata, altre no. Io non sono un’esperta d’arte, ma ho letto in alcuni suoi quadri la coraggiosa imperfezione di chi non ha studiato nè disegno e nè pittura, e nonostante questo usa i pennelli in modo forte e deciso per trasmettere ad altri ciò che il suo cuore nasconde.

Ecco, Antonio usava parole e colori per comunicare... usava versi e pennelli per aprire il suo cuore al lettore e al passante.

Al lettore con la sua poesia che negli anni del dopoguerra era un mezzo per raccontare le sofferenze e le privazioni che ogni conflitto inevitabilmente porta con sè.

Al passante che spesso sostava o si fermava nella sua bottega di fruttivendolo, dove lui per riempire gli spazi vuoti del tempo, soleva dipingere, lì in quel luogo che egli in una sua poesia definisce il suo “studio” descrivendo nei minimi particolari la “vivacità” e la “inusualità” di quella bottega.

Nei miei ricordi di bimba c’è un quadro nel salotto bello di casa mia, salotto che mia madre con cura teneva sempre chiuso e pulito per l’eventuale ospite... come si usava una volta. Ebbene ella teneva e tiene molto a quel quadro che le fu regalato dalla prof.ssa Vecchio, che si intitola “Sereni tramonti” a firma A. Barra e che raffigura due vecchietti a braccetto che si avviano su per una salita al tramonto...

Molto bello il connubio dei due tramonti, quello quotidiano e quello della vita!

A quel quadro è abbinata dolcemente la poesia “Illusione e realtà” che dice:

“...tanti vegliardi

poggiati al bastone

dei patiti affanni,

lieti e sereni

vanno

per la china

che mena

alla dorata porta

del riposo eterno...”

Ricordo che quel quadro mi è sempre piaciuto fin dall’adolescenza ma solo in tarda età quando iniziai a far parte di questa Redazione venni a conoscenza di chi fosse A. Barra.

Le poesie che seguono sono state trascritte così come lui le aveva “stilate”, senza apportarvi nè correzioni, nè aggiunte. Abbiamo riportato a fine lavoro anche dei pensieri che lui soleva appuntarsi qua e là tra le poesie ed in ultimo anche delle dediche di personaggi ebolitani e non, che gli scrivevano quando andavano a trovarlo in bottega o durante l’esposizione dei suoi quadri nella Fiera Campionaria di quegli anni.

Come molti libri da noi pubblicati, anche questo non ha uno scopo di lucro, bensì la sua realizzazione è legata al solo desiderio di non far morire anche il poeta, oltre l’uomo che già il tempo inevitabilmente ha portato via con sè.

Molte volte stampando un libro, non sempre poi si riescono a coprirne i costi della sua realizzazione, ma stavolta abbiamo deciso di farlo lo stesso... per dare la possibilità anche alle nuove generazioni di conoscere un nostro poeta ormai dimenticato da tutti.

Ogni ebolitano dovrebbe averne una copia in casa... solo così si potrànno salvare ancora a lungo le sue poesie prima che il tempo e l’avanzare della modernità le faccia scomparire per sempre.

Per questa realizzazione dobbiamo ringraziare dal profondo del cuore oltre il figlio Lucio, anche la zia Giovanna Pecillo, cognata del Barra che ha contribuito anch’ella economicamente condividendo le ragioni di questo lavoro.

Vorrei avere la presunzione, che non appartiene al mio carattere, di consigliare al lettore leggendo le poesie del Barra, di recarsi con l’immaginazione nei luoghi da lui descritti e calarsi nell’epoca in cui lui le scrive. Solo così non si rischia di definire anacronistici come qualcuno ha detto, versi che conservano la pienezza e la bellezza dei nostri luoghi, come nelle poesie “Funtanella e ll’Ermice” e “A Eboli”.

Io l’ho fatto e vi assicuro che mi hanno trasmesso tanta tristezza per sentimenti scomparsi, per la bellezza di luoghi ormai deturpati dall’uomo, ma anche tanta dolcezza nel leggere:

...E’ una dolce musica

che nel cuore scende;

intorno a te

la pace regna...”.

A tutti auguro di provare le mie stesse emozioni.

 

Vitina Paesano

Scrivi una recensione

Il Tuo Nome:


La Tua Recensione: Nota: Il codice HTML non è tradotto!

Punteggio: Negativo            Positivo

Inserisci il codice nel box seguente: