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Quello che lo specchio non riflette

Quello che lo specchio non riflette

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Il cuore è lo specchio in cui convergono tutte le luci del cielo e lo fecondano di speranze ed aneliti al sublime, ma vi può leggere solo chi sa amare veramente.

Come ogni filo d’erba tende al sole nella sua zolla di terra, ognuno tende al cielo e come una pianta s’innerva e si erge verso la pienezza della vita.

Al Tutto tende ogni cosa, a quell’Amore di cui si compone e grida da ogni cellula verso l’estremo lembo dell’esistenza.

Amore chiama Amore e null’altro considera che non gli sia viatico a raggiungerlo.

Ma l’Amore è un viaggio avventuroso che comincia con un “sì”, che sarà messo alla prova fino all’ultimo confronto.

L’Amore è su terra sismica che si muove. Gli umani credono di tenerlo in pugno, addirittura di farlo proprio, di possederlo e schiavizzano l’altro credendo di fermarlo, di trattenerlo.

Pochi si soffermano sul significato e la grandezza dell’Amore. Dio è amore e ogni sentimento d’amore non è che un raggio del Suo possente e universale furore creativo. Dovremmo guardare all’Amore con rispetto, con gratitudine e con riverenziale timore essendo di natura divina.

Quando ci innamoriamo o qualcuno s’innamora di noi, siamo nella convergenza di leggi di cui non conosciamo l’origine, ma che sono legate alla sopravvivenza della specie.

E’ l’Amore a scegliere l’altro, noi non abbiamo potere di legare alcuno.

Eppure capita che molti pensino, erroneamente, di ritenere una persona legata dall’Amore per fini celesti alla stregua di un possedimento qualsiasi.

Bisogna considerare che Tutto è di Dio e che nessuna creatura può essere possesso di un’altra ed essere trattata secondo il suo estro, sottomessa alle sue ignobili brame e calpestata come se fosse la responsabile di tutti i suoi insuccessi nella vita e non una creatura alla quale essere riconoscenti per gli immensi sacrifici che sopporta e per la dedizione alla famiglia, sottoposta agli eccessi di compagni ignoranti e crudeli.

E’ ora che tutto questo finisca e che gli ometti si auto educhino all’Amore di Dio, prima di permettersi di prendere moglie.

Non fa parte della nostra cultura educare i maschi a diventare Uomini ed educare le femmine a divenire Donne. Ci sono corsi per raggiungere qualsiasi titolo, ma non ce ne sono per questi nobili fini!

E’ per questo che ci sono guerre organizzate a distruggere il seme di questo tipo di generazioni, perché le potenze distruttrici non hanno riguardo per questo genere di umanità.

Pensiamo forse che Dio sia estraneo a tutto questo? Rileggiamo Giobbe che menziona il Nemico dell’uomo che parla con Dio che gli permette di tentarlo.

Dov’è mai la forza degli uomini che vantano la superiorità sulla donna e non sanno rinunciare alle tentazioni? Dopo un periodo molto breve di fedeltà, si gettano a capofitto in qualsiasi avventura cercando gratificazioni ai loro bassi istinti, perdendo di vista il loro progetto di accrescimento spirituale attraverso la formazione di una famiglia.

Per la maggior parte dei maschi il Matrimonio si basa sul possesso del corpo di una donna a uso e consumo di corrotti desideri e nel prevaricarla in ogni cosa, ignorando che non hanno alcun diritto su di lei che quello che gli dà una società molto corrotta.

Giovanni Paolo II disse che nemmeno il marito deve guardare con desiderio la propria moglie e invece il numero di stupri all’interno del matrimonio è incalcolabile e protratto anche per tutta la vita della coppia.

 La finalità del vero Matrimonio è l’unione delle anime per formare famiglie sante, consapevoli del loro ruolo di santificatrici della società e soprattutto di generare figli che adorino il Padre di tutti gli esseri.

Lui è il vero Padre e Madre di tutti, senza questa consapevolezza nessun maschio diventerà Uomo e nessuna femmina diventerà Donna.

Noi siamo figli e non abbiamo alcun potere sui nostri fratelli e sorelle che quello di collaborare alla creazione divenendo genitori degli spiriti inviati per dare corpo a progetti evolutivi della specie.

Abbiamo usurpato il nome di Padre e Madre che spettano solo a Dio, ci siamo addossati un potere che non sappiamo gestire, divenendo dei cattivi esempi, quando sarebbe bastato un atto di umiltà al posto di metterci su di un falso piedistallo.

Come si può non incorrere nei disastri di vite spezzate come quelle descritte dalla Scrittrice e Poetessa Maria Ronca se mancano le basi per portare avanti un progetto spirituale come quello del Matrimonio?

Queste sono le cause, un’altra è la scarsa attenzione delle Autorità preposte alla difesa del cittadino, la leggerezza con cui sono ignorate le gravi condizioni che possono precipitare verso l’irreparabile e la mancata legiferazione in merito ad una situazione a carico delle donne divenuta ormai insostenibile. Qualcosa si sta cercando di fare, ma si è ancora lontani dall’assicurare alle” Madri del Mondo” quel rispetto e quella libertà di spirito e integrità fisica che a nessuno deve essere permesso di violare.

La legge deve essere pronta e forte in questi casi perché il cammino di rieducazione dell’uomo è lungo e laborioso e come dicono gli orientali: “Una tigre non diventa agnello in una notte”.

Uno sdegno immenso agita chiunque legga le storie di donne, riportate dall’Autrice e un grande sconcerto per l’omertà che circonda questi casi e che si lascino donne indifese in balia d’individui che non possono essere contati tra gli esponenti della razza umana, perché di umano hanno solo l’immagine, ma dentro sono lupi rapaci, ignoranti e codardi, assassini di creature inermi, in nome di un sentimento che non hanno mai provato, ma prigionieri di pregiudizi e di una natura violenta e distruttrice.

 Spero che questo libro possa restituire a qualcuno la voglia di essere veramente Uomo e di proteggere e amare la propria Donna senza vessarla, screditarla e scoraggiarla agli occhi suoi e dei suoi figli, distruggendo così un progetto divino … non suo.

La nostra società è costretta nelle maglie intessute da uomini senza scrupoli che amano l’immagine e non la sostanza. Si sta configurando un’umanità vacua e dedita ai disvalori, da generare la paura reale che Dio non ne possa più dell’uomo e della sua dimenticanza dello scopo per cui è stato creato.

 Uomini fragili, vivono una vita dissipata all’insegna del disonore e dell’immoralità e donne che non hanno ancora capito che non devono stare al gioco di una società confusa che ha perso il senso della propria esistenza.

Il corpo della donna è profanato dalla pubblicità, dalla moda, da false ambizioni estetiche e screditate dalle assunzioni nel mondo del lavoro, dove sono considerate le doti estetiche al posto di quelle professionali.

Uomini che hanno raggiunto posti di prestigio nel mondo esteriore e che non hanno fatto un passo in quello interiore, arroganti, presuntuosi, fieri del loro inutile potere, addomesticati al denaro con cui credono di poter compare la coscienza delle persone.

Tutto questo sta per risolversi in fumo non solo per i promotori di questo sistema iniquo, ma per tutti quelli che li hanno assecondati.

Per questo è necessario non scendere mai a compromessi con la mentalità sbagliata che sta distorcendo la visione corretta degli eventi e del proprio agire in base a saldi ed eterni principi di giustizia e rispetto di ogni cosa creata.

Questo libro è un atto di denuncia, è un grido d’aiuto, è una testimonianza inequivocabile di fatti realmente accaduti.

Divulghiamolo, perché la coscienza di queste cose crei il giusto orrore e fermi questa spirale di violenza nei confronti delle donne.

 Molte volte la violenza è sottile, psicologica e tende a demolire la donna, senza lasciare tracce che invece distruggono lentamente la sua autostima e la fanno sentire responsabile dei maltrattamenti subiti.

Difficilmente la donna riesce a rendersi conto dell’astuzia e della malvagità di tale agire e non chiede aiuto né tantomeno arriva a denunciare il partner diabolico.

Naturalmente e per fortuna gli uomini non sono tutti uguali, noi parliamo di coloro che hanno maltrattato o peggio ferito o ucciso le loro mogli, conviventi o fidanzate o ne hanno fatto oggetto di stalking o che in qualche maniera le hanno vessate e distrutte.

Comunque ci sono persone insospettabili capaci di dire o fare cose che offendono la dignità della donna perché non esiste la cultura del rispetto dell’altro, ma prevale quella della sopraffazione anche in toni velati.

Quando si deciderà di scrollarsi di dosso queste interrelazioni fatte d’ipocrisia, di falsità, di doppiezza e si deciderà di optare per un comportamento di sincerità e onestà le cose potrebbero migliorare da un giorno all’altro.

La sincerità non è tra le prime virtù praticate, ognuno crede di aver diritto a difendersi a tutti costi, nonostante l’evidenza, inscenando atti d’innocenza mai avuti, nemmeno in fasce.

Vorremmo che gli atti di violenza sulle donne finissero per sempre, nel frattempo vigiliamo su tutte le donne che conosciamo con discrezione ma con continuità. Non possiamo più lasciarle sole in balia di potenziali assassini. Ci vorrebbero dei gruppi di assistenza volontaria alle coppie, alle famiglie, affinché possano cogliere quei segnali che presi in tempo riescano a scongiurare fatti più gravi.

Questo in favore delle donne e anche degli uomini che rovinano la loro esistenza per seguire impulsi irrazionali e quella dei figli che si trovano ad assistere a scene che mai dovrebbero vedere per cui non avranno più una vita normale.

E’ necessario più amore, ma di quello vero fatto di consultazioni pacifiche, di osservazioni fatte a voce bassa e trovando le parole giuste che non offendano l’altro, ma lo inducano a valutare la tenerezza con cui sono veicolate.

E’ necessario tornare a Dio con fiducia, ai veri valori dai quali è rischioso allontanarsi, come dice san Paolo: “State lontani non solo dal male, ma anche dalle parvenze del male”.

Ringraziamo vivamente la nostra Autrice per averci fatto conoscere queste storie e aver sensibilizzato maggiormente i lettori sul tema oggi tragico della violenza sulle Donne.

La Dott.ssa Maria Ronca è una nota Poetessa che è riuscita a toccare i cuori con i suoi versi, ricevendo molti riconoscimenti per la sua Poesia, dedicata alle donne vittime di violenza. Attraverso le storie qui raccontate ha fatto un medicamento per le altre donne, della loro sofferenza un richiamo all’attenzione di quanti sorvolano sulla dissacrazione dei valori del Matrimonio, della Famiglia e della società.

Il suo contributo è divenuto balsamo, applaudiamola per questo atto eroico, ha dato voce a persone che non l’avevano per riscattarsi da una condizione tragica e ha reso onore a quelle che non ce l’hanno fatta, ma che grazie a lei non saranno mai dimenticate.

 

Dott.ssa Angela Furcas

Critica Letteraria

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