Visioni Inconsce

Francesca Marino ha visioni ad occhi aperti quando scrive la sua poesia, assurgono dal tumulto dei pensieri per diventare concretezza. Inconsce sensazioni che sgorgano libere, vere e volitive, senza costruzioni mentali. Toccano l’estasi nel momento in cui vengono trascritte a penna sul foglio. Accoglie le emozioni del sogno appena vissuto, rievocando la voce inconscia che ancora si batte per il sogno infranto. Sogna una vita fatata per far emergere il candore dell’anima pura. Lo spirito mette ali per inseguire la chimera. Osservatrice degli eventi che, certo non la condizionano, si contrappone con forza all’altrui giudizio, senza batter ciglio. Con la nobile arte della poesia incarna l’amore, la tenerezza, l’amicizia, un vero e proprio sposalizio tra l’essere e l’anima che intreccia, ammirabilmente, il pathos amoroso per l’uomo gentile che ama e che la ricambia. Dedica versi a chiunque esalta il suo essere donna e amica per sugellare la veridicità di un rapporto speciale. Guarda alla vita con occhi cristallini per trovare il buono e il bello, scaccia ogni male con lo sguardo rivolto al Supremo per trovare rinvigorimento. Legge la realtà attraverso una visione utopistica, per salvare l’umanità dalle spire del male insito nella natura umana, rifugge da ogni sentimento di odio e di rabbia per dare al suo spirito speranza e credere in un mondo migliore.

Maria Ronca

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