Il mondo di marco

Il mondo di Marco mi attrae. Nei suoi occhi, limpidi e sinceri, leggo la vita. È un essere speciale, tocca le cose con il piglio, si arrabbia, si dibatte perché nel suo mondo non contempla la violenza. Quando sente di un altro femminicidio, contrae la bocca, stringe i pugni e, teneramente ribelle, nel suo modo, si chiede: “Perché?”.

S’interroga, sintetizza in un attimo lo stato emotivo. Ti coinvolge, partecipa e osserva, oltrepassa l’indifferenza, rende palese ciò che potrebbe sembrare irrilevante. Non è da tutti essere sensibili, non è da tutti andare, oltre le apparenze.

Il mondo di Marco è fatto di gesti, di affetti, di arcobaleni, di ponti, di aquiloni e di gomme piume. Ti fa sorridere, anche se in atto c’è il diluvio, la catastrofe.

Nel suo diario, nei suoi appunti riporta ricordi, eventi, pensieri, date e massime. I suoi pensieri li dedica ai familiari, agli amici, e persino ai personaggi, noti e famosi, che non ha conosciuto, ma che anche loro trovano un posto speciale nel suo cuore.

La morte di una persona cara o un personaggio famoso lo toccano profondamente, sulla carta trasferisce le sue sensazioni, tanto che il ricordo diventa testimonianza di affetto e di riconoscenza. Nelle sue preghiere, nelle lettere d’affetto le persone hanno valore, sanciscono quei legami, profondi e significativi, che diventano ricchezza d’animo. Ripercorre la storia italiana e degli eroi che hanno combattuto per la libertà, la mafia, la camorra e le stragi degli anni di piombo.

Marco è un ragazzo speciale perché attraversa il mondo con l’emozionalità del bambino che non muore mai, il fanciullo che guarda alla bellezza del mondo e dei sentimenti, gioioso nell’incontrare l’altro, vederlo per quello che è, scandaglia le vicende umane, appunta sensazioni su fogli, si arrabbia con forza, quando l’uomo cade sconfitto a causa dei suoi errori. Incoraggia alla speranza. La sua spiccata sensibilità nel sentire le cose gli permette di avvicinarsi alle persone, renderle partecipi della sua emotività, del suo dolore e delle sue gioie. Il suo è un ascolto attivo, assorbe come spugna, con le sue acute riflessioni, manifesta un’interiorità da scoprire e da valorizzare.

Dietro Marco scopri un mondo, la sua famiglia dai valori, forti e sacri, vedi l’amore concreto, la forza di una mamma, la fede fatta fortezza, l’ardore memoriale per la Giustizia che anima i cuori puri di chi, senza paura, pone forza al pensiero e non perde fiducia.

Il mondo di Marco è un condensato di emozioni e punti di riferimento, nella biblioteca di San Bartolomeo ti mostra tutta la sua anima, il suo amore per i libri, il legame con Adelina Caliano, con la quale sperimenta, tutti i giorni, l’amicizia, la volontà di rendersi utile e come la diversità diventa opportunità.

La scrittura di Marco è semplice, disarmante, pregnante, chiara, come i suoi occhi. Nel mondo di Marco non c’è posto per la cattiveria: “Vive ciò che sente. Ama ciò che vede”. Nel suo mondo c’è posto per tutti!

Resto con te ancora un po’ per sentire il calore umano che riscalda il mondo mio.

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