Rifioriranno le viole

Che cosa posso scrivere della tua poesia, se appena leggo i tuoi versi m’invade un’emozione straripante e i miei occhi si riempiono di lacrime? Tu non abiti su questa terra, che per carpirne il dolore e rivelarlo agli angeli che sostano alle rive della compassione, perché ne informino i cieli e si scriva lassù, proprio quel che tu senti e si aprano le cateratte della Misericordia su questo pianeta, in rotta verso la distruzione di un sistema di prevaricazione sui deboli, dove il potere dell’uomo ha dato il meglio e l’alba di un Nuovo Giorno, in cui il Potere di Dio ch’è Amore, ristabilirà la Giustizia.

Come avrebbe potuto ignorarti la Poesia, sorta per essere il balsamo dei cuori trafitti da questa esperienza terrena?

Tu vedi con i suoi occhi, senti con le sue orecchie, parli con la sua bocca e preghi col suo cuore.

La tua poesia si fa preghiera, s’innalza con le ali diafane del sentimento alle alture della Potenza, che vede nella trasparenza della tua anima la vera realtà.

Il cielo crede in te, nelle tue parole, sei la sua fiduciaria, perché non ti sfugge alcuna ingiustizia, che

Offenda una qualsiasi delle creature di questo mondo.

Questo tuo Amore universale, ti innalza al di sopra di tutte le miserie umane e fa di ogni tua parola, un raggio di luce immortale.

Tu appartieni alla schiera degli Uomini e Donne di buona volontà, che progettano e sottoscrivono il piano per il nuovo mondo, dove ognuno agirà secondo il disegno tracciato nell’intimo del cuore, dal dito di Dio.

Come recita il tuo nome hai una sapienza innata, perché le prove non ti hanno impedito di mantenere i tuoi principi e di fare della tua forza, una leva per sollevare chiunque soffra.

Tu confidi nell’unica forza salvifica e ripeto con te, le stesse parole della tua sublime poesia: “L’Amore ci salverà”.

Fortunati coloro che leggeranno le tue poesie e riacquisteranno la fiducia e la speranza nella vita, che sopravvive ad ogni crudo inverno e ad ogni avversità, perché il soffio dell’Amore riporterà la Primavera… e rifioriranno le viole.

 Angela Furcas

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