Cartuline e Jevul (Cartoline di Eboli)

La fotografia come fonte storica
Fin dalla prima visione di questo libro, quale persona impegnata nel sociale e promotore di iniziative culturali, sono rimasto affascinato dall’idea di utilizzare la fotografia come fonte storica ed assoluta centralità per un viaggio nella memoria.
Le cartoline qui riportate mi hanno permesso un nostalgico tuffo nel passato, soprattutto negli anni della mia infanzia e della mia adolescenza.
Ho rivisto ed apprezzato, a distanza di anni, i tanti luoghi da me vissuti: la Piazza Francesco Spirito con la bellissima fontana, le Scuole Elementari con l’ indimenticabile orologio che ci ricordava l’ora della ritirata, il Monumento ai Caduti, l’incantevole viale alberato della Ferrovia, il Convento di San Pietro alli Marmi con la fantastica grotta in pietra, l’Ermice, luogo di ritrovo di gruppi di amici e tanti  altri.
In tal modo, la comunicazione visiva, espressa da questo lavoro, mi ha consentito di confrontare quel che c’era con quel che c’è e di riflettere sul modo di vivere di allora e quello di oggi. 
Naturalmente una raccolta di cartoline non può recuperare, da sola, il filo della memoria perduta, ma può essere uno stimolo interessante per ritrovarla. 
Alla luce di queste considerazioni rivolgo i miei apprezzamenti a delle persone speciali quali: il concittadino Rolando Capozzoli per aver conservato con cura questi ricordi preziosi e a Giuseppe Barra e alla Sig.ra Vitina Paesano per aver preparato un nobile lavoro, la cui traccia sarà incancellabile.                              
Cosimo De Vita 
Presidente del "Sanatrix Nuovo Elaion"

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