Un precursore dei tempi

Ricordarsi dei sacerdoti che hanno annunciato la parola di Dio, considerando l’esito dei loro insegnamenti, è un doveroso impegno anche se è arduo parlare di don Michele di Gioia, “personaggio” dalla personalità complessa e poliedrica, dalla grande libertà di pensiero che è stata la sua peculiarità manifestatasi in tanti modi e in ambiti diversi sempre tesi allo stesso obiettivo: crescita spirituale, morale, culturale e civica, ma espressa anche nella generosità e nell’instancabilità. Tra i suoi pregi spiccava la sua capacità di ascolto e di attenzione a chi si rivolgeva a lui nei momenti di necessità e di bisogno spirituale e materiale per affrontare le difficoltà, che si presentavano soprattutto in seno alla famiglia. Don Michele appartiene ed è da annoverare tra i grandi uomini che hanno reso onore alla loro missione al servizio della Comunità ed io sento il dovere di affidare allo scritto il ricordo che ho di lui perché fin da piccolissima, come tantissimi altri bambini, mi sono formata alla sua scuola. E’ stato per tutti noi guida, maestro, padre. Rigore e severità erano due elementi importanti della sua personalità, ma il carattere aperto e cordiale favoriva il suo rapporto con tutti e in particolare con i giovani. Per tanto il mio vuol essere un coraggioso omaggio di riconoscenza al maestro di vita per tanti, per molti, per l’intera Comunità e non solo parrocchiale, per quello che ha dato e per l’attiva presenza umana in mezzo al popolo che gli era stato affidato. 

L’autrice

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