San Francesco d’Assisi

Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli,… e gli aveva fatto una tunica con maniche lunghe (Gen 37,3).

Nello stendere, con viva gratitudine, una breve presentazione di questo libro che narra la storia del “Poverello” di Assisi, non posso non dire che trovo una singolare comunanza con la descrizione di un amore paterno per un figlio che affonda le radici nella tradizione del popolo ebraico. Un amore paterno che si rinnova in Francesco, destinato ad evidenziare l’azione salvifica e a donare misericordia. Trovo nel libro un’analisi parziale della storia della Chiesa, ma l’autrice non ha avuto l’intenzione di scrivere di storia, filosofia o di antropologia anche se si possono trovare alcuni riferimenti, ma ha voluto toccare ed affrontare in esso la vicenda umana di San Francesco. 

Francesco è stato uomo del suo tempo, proiettato per provvidenziale grazia a solcare i secoli ed infiammare i cuori assetati di una radicalità di vita e di un  “annunzio nuovo”.

Mi piace paragonare, mi si lasci correre il paragone, a una tela bianca ove il pittore pennellata dopo pennellata con l’ausilio dei colori imprime un volto, una scena, un paesaggio. Cosi è stato per San Francesco, attraverso il suo percorso esistenziale si è venuto a delineare il suo vero volto: uomo ricco di amore.

Come non ricordare il “Cantico delle creature”, dal punto di vista letterario è una composizione ordinata pur risentendo del passaggio dal latino al volgare, ma soprattutto una lode che nasce dalla contemplazione ed invita a contemplare. Il creato è il riflesso dell’amore di Dio. Chi più di noi sa come il creato soffre? Gradiremmo una “nova renovatio” della “civica cristiana” sospinta da valori e supportata dalla fede per rifondare una società che guarda oltre il proprio orticello. Resta un auspicio? È il desiderio di un pastore.

San Francesco ci insegna, nella poliedricità del suo vissuto, ad andare all’essenziale e credo che sia l’intento dell’autrice, e ci parla di una misericordia naturale che è la rugiada della Grazia, la carità il profumo del fiore dopo essersi bagnato della rugiada, San Francesco l’uomo che ha testimoniato nei gesti l’amore di Dio.

Nel ringraziare l’autrice per questa opportunità di lettura, auguro a coloro che si avvicineranno per la prima volta o non a questo Santo, di lasciarvi affascinare da questa Figura emblematica per portare nel mondo, nel nostro quotidiano, il suo messaggio fatto di accoglienza e donazione.

Auguri e buona lettura

Sac. Martino De Pasquale 

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