La vita dopo la morte e l’anima spirituale dal punto di vista biblico

L’umanità, immemore delle significanze spirituali della vita, ha ancora bisogno che le si ricordi la sua provenienza e lo scopo per cui è stata chiamata all’esistenza?

Celata nei meandri della sua immersione nella materia, la consapevolezza delle origini necessita di continui richiami perché la si riporti ai fasti della sua creazione, là dove tutto è, costantemente, anima in divenire.

L’infaticabile ed appassionato esegeta Dott. Vittorio Campagna, attraverso una serie di scritti, tratti dalla Bibbia, fornisce delle certezze sull’esistenza dell’anima.

L’Autore è un segno dei tempi ed è stato ispirato, in questo momento tragico della storia dell’umanità a ricordarci che siamo anime e non corpi.

La furia irrazionale che si accanisce sulla materia ha già perso la sua battaglia perché non può uccidere l’anima.

L’anima è la sostanza più sottile eppure impermeabile ai danni delle ere, è il seme cosmico del frutto della vita. E’ il vestigio del Vivente in noi e per Suo mezzo agiamo, è il fermento a progredire, a conoscere, ad essere oltre tutte le fugaci apparenze e ritornare integra, senza perdere la sua identità divina al Reame dello Spirito.

E’ l’anima ad esplicare il dominio sulla materia, a possederne i segreti, ad incrementare la varietà dei talenti insiti nella sua inimmaginabile capacità d’impronta.

Ascoltare la voce dell’anima ci induce a camminare sui sentieri dell’impercettibile da cui proveniamo perch’è l’unica a conoscere la meta del nostro procedere.

E’ la parte di noi immune a tutti i mali, è la parte invincibile di noi, il DNA della nostra immortalità.

L’anima non può essere distrutta perch’é un lembo della veste di Dio a cui tutte le creature si aggrappano in cielo e in terra.

Se ognuno vedesse la bellezza e la grandezza della propria anima la custodirebbe come il dono più prezioso dell’esistenza, dono ricevuto direttamente dalle Mani di Dio.

Se ognuno si concentrasse su questo immenso, essenziale beneficio, in ogni attimo della propria vita, non oscurerebbe la luce della vera sapienza di cui è l’emblema.

Agli inviati di Dio è stato dato il compito di ricordare all’uomo di essere il portatore di un dono inestimabile, attraverso il quale percepire oltre ogni cosa visibile, i Raggi del Sole della Realtà.

Nulla ci sarebbe sconosciuto di ciò che esiste in cielo e in terra se guardassimo ogni cosa con gli occhi dell’anima.

“Ogni cosa creata nell’universo intero non è che una porta che conduce al Suo sapere, un segno della Sua sovranità, una Rivelazione dei Suoi Nomi, un simbolo della Sua Maestà, un pegno del Suo potere, un mezzo di accesso alla Sua retta via.”

“L’anima, purificata dalle vane immaginazioni delle genti di questo mondo, dopo la separazione dal corpo, ritornerà a Dio e sarà accolta nella sua Gloria e raggiungerà uno stadio che nessuna penna può descrivere e nessuna lingua narrare e disporrà dopo la sua ascensione, di un tale potere che tutti i mondi creati dall’Onnipotente ne saranno per opera sua beneficiati.”

“Una simile anima fornisce per ordine del Re ideale ed Educatore dei mondi il puro lievito che feconda il mondo dell’esistenza e provvede il potere per cui le Arti e le meraviglie si manifestano nel mondo”

“L’anima, dopo la separazione dal corpo, continuerà a progredire fino a giungere alla presenza di Dio, in uno stato e in una condizione tali che neanche la rivoluzione dei tempi e dei secoli o i cambiamenti e gli eventi di questo mondo potranno mutare. Essa durerà finché dureranno il Regno di Dio, la Sua sovranità, il Suo dominio e la Sua Potenza”.

L’anima è in sé stessa una testimonianza del mondo contingente come pure della realtà di un mondo che non ha né principio né fine.

“Nei mondi divini, coloro che spiritualmente si amarono si riconosceranno a vicenda, agognando di unirsi l’uno all’altro, ma in unione spirituale.”

Le nostre preghiere per i trapassati accelerano il loro progresso nell’altro mondo e parimenti le loro hanno il potere di favorire il nostro progresso in questo.

Quanto sopraddetto riguarda la prima parte del testo, la seconda parte è stata recensita su testi precedenti che trattavano lo stesso tema, per cui le dedico solo una riflessione.

E’ per ispirazione dell’altro mondo che il Nostro si accanisce a valorizzare e difendere le Opere Sacre in Olevano sul Tusciano e la sua ostinazione caratteriale è corroborata da coloro che le attuarono, le cui anime continuano ad interessarsi delle loro opere, al giusto mantenimento e alla fruizione decorosa delle stesse.

Un’opera d’Arte è per sempre perché questo e l’altro mondo hanno collaborato ad esprimerla per il bene di tutti.

Angela Furcas

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