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Memorie di guerra – Il Cilento e il Salernitano prima, durante e dopo l’Operazione “Avalance” a cura di Antonio Capano e Amedea Lampugnani

Memorie di guerra – Il Cilento e il Salernitano prima, durante e dopo l’Operazione “Avalance” a cura di Antonio Capano e Amedea Lampugnani

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Sono cresciuto al suono della voce di mia nonna Concetta Barretta (classe 1881), che mi raccontava di quanto accaduto il 9 Settembre 1943, a San Martino di Laureana Cilento, di fronte al Golfo di Salerno, durante lo sbarco anglo-americano e di quella di mio padre Francesco (classe 1920), che in quella data si trovava sul fronte greco-albanese e mi parlava della sua partecipazione alla Seconda guerra mondiale e del lungo periodo di prigionia trascorso in un campo di lavoro in Polonia, che succedette all’operazione “Avalanche”.

Quei racconti mi affascinavano ed incuriosivano molto ed ogni volta che ne avevo l’occasione sollecitavo papà a raccontare nuovi particolari e nuove avventure. Non nego che non riuscivo a capire l’atteggiamento di mia madre, che ogni volta sbuffava e ripeteva la fatidica frase “Né Ciccì, ma cunti sempe ‘i stesse cose!”

Mia madre, e non solo lei, stentava a credere pienamente alle descrizioni delle tristi e cruente vicende che il marito narrava. Durante il primo dopoguerra, la gente voleva dimenticare e guardare al futuro con ottimismo.

Solo molto tempo dopo, mi resi conto di che immane tragedia fosse stato il conflitto del 1940/45 e delle sue implicazioni ed è maturato in me il desiderio di dare voce e spazio ai ricordi delle molte persone che sono state testimoni, in vario modo e su diversi fronti, di quei tragici accadimenti.

Dunque questo volume, curato con notevole impegno da  Antonio Capano e da Amedea Lampugnani,  raccoglie, oltre all’interessante saggio dello stesso  dr. Antonio Capano:  Memorie di guerra. Il Cilento prima, durante e dopo l’”Operazione Avalanche”, del dr. Pasquale Fernando  Giuliani Mazzei, del cav. Giuseppe Barra e Vitina Paesano, ed alla ripresentazione di memorie o racconti editi per il loro notevole apporto al tema (Pasqualina Caruso,  dr.ssa Nadia Parlante e  prof. Francesco Volpe) anche numerose storie di uomini, donne e bambini che sono stati testimoni e hanno subito le conseguenze dirette della firma dell’Armistizio dell’Italia con gli Alleati nel 1943.

Sono sempre più convinto che  la “Storia” sia racchiusa non solo in opere di specialisti basate su documenti ufficiali ma anche nei ricordi di vita vissuta dei superstiti, che conservano particolari fondamentali e specifici; questi  rappresentano importanti chiavi di lettura di alcuni periodi storici.

Dalla lettura di tutti i testi contenuti in questo volume, si eleva nitido e chiaro, un solo e univoco messaggio, che va al di là delle varie ideologie e delle diverse provenienze: “Non vi è esperienza più atroce e disumana della guerra”.

E’ sconsolante rendersi conto che, ancora oggi, le immani e terribili sofferenze inflitte a milioni di esseri umani, non sono niente di fronte agli interessi economici e ai giochi di potere di individui che definiscono gli eccidi e le stragi come: “Danni collaterali”.

Mi auguro che questo libro possa interessare anche i più giovani, che non possono e non devono ignorare quello che é accaduto e che se non saranno vigili ed attenti, potrebbe accadere di nuovo.

 

Il Presidente della Pro loco San Martino Cilento

Angelo Niglio

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