Il tuo carrello è vuoto!
Categorie
Soprannomi ebolitani, ovvero “gli Scangianomi” da “Eboli nella Storia”

Soprannomi ebolitani, ovvero “gli Scangianomi” da “Eboli nella Storia”

8,00€


Qtà:  Acquista  
Codice Prodotto: 00220
Punti Fedeltà: 0
Disponibilità: Unavailable

Le pagine scritte da Paolo Sgroia sono un tuffo nostalgico nel passato. Non riportano luoghi, ma storie di identità tra donne e uomini che ci appartengono e che non hanno più esistenza. Sono fantasmi del passato che senza incutere timore ritornano nel nero su bianco di questo scrittore ebolitano per non cancellare un’antica e, purtroppo, superata tradizione.

Una raccolta dalle tante sfumature che fa luce, anzi dà colore e memoria al fenomeno del soprannome che come macchia antropologica si estende inevitabilmente da secoli in migliaia di comunità, così com’è accaduto tra le pietre e le antiche rughe di una Eboli che oggi è solo pagina scritta, troppo lontana, mai più ritornata.

Lungi dall’essere lezioso e divagante, chi scrive non è qui ad esporre una storia del soprannome. Basterà evidenziare che esso si inspessì come fenomeno sicuramente in un lontano Medioevo, nell’ambito guerresco, tra le cariche nobiliari ossia quando un cavaliere veniva titolato per aver compiuto una specifica impresa. L’uso poi divenne ben presto usuale in tutti i vocii popolareschi. Intrecciato al rispettivo dialetto di appartenenza il soprannome ha sempre compiuto, indirettamente, una duplice operazione. Quella di identificare in maniera immediata una specifica persona attraverso caratteristiche psicofisiche o di altro genere estemporaneo, mettendo così in relazione parametri identificativi e pseudonimi, in modo da semplificare un eventuale riconoscimento. Regole semplici, strategie vincolanti e non sempre gradevoli ma utili come coordinate per raggiungere quel nominativo sociale minore che è identità forte. La seconda operazione è quella del potenziale rivoluzionario che compie sull’individuo: il soprannome si afferma come reazione della gente comune alle convenzioni sociali. È un distintivo singolare, come pure familiare in taluni casi, che si afferma come atto di ribellione per fuoriuscire dagli schemi e ricercare una più comoda e orgogliosamente nobile identità popolare, sempre sovrana pur se emarginata. L’autore racchiude in brevi ma corpose pagine questo assunto e ci offre una pubblicazione come spaccato esaustivo di questa natura così nostrana.  Arguti, irriverenti, scherzosi, per chi leggendo si ritroverà nel proprio “ingiurio” familiare, anche un po’ nostalgici saranno gli «scangianomi» che Sgroia presenta come preziosa testimonianza di un “patrimonio parlato” tutto ebolitano.

Un testo interessante, da proporre anche al lettore profano e già solo valido ai fini documentari/storici. Una ricca messe di pseudonimi e nomignoli che è sinonimo di una saggezza popolare dalle radici profonde ma non per questo lontane, anzi, direi che da qui proseguono delle pagine remote e moderne al contempo perché da (ri)scoprire e tenere custodite tra le cose preziose, tra i valori che ci distinguono in tempi di cadute, morali e non solo.  

Non dilungandomi ancora, invito chi legge a conoscere tra le prossime pagine un poliedrico tessuto sociale fatto di tante vite con la consapevolezza di ritrovarvi, con la speranza di perdervi nella storia di voci lontane.

 

Gianmatteo Funicelli

Scrivi una recensione

Il Tuo Nome:


La Tua Recensione: Nota: Il codice HTML non è tradotto!

Punteggio: Negativo            Positivo

Inserisci il codice nel box seguente: