Il tuo carrello è vuoto!
Categorie
San Martino d’Agri, Note storiche

San Martino d’Agri, Note storiche

15,00€


Qtà:  Acquista  
Codice Prodotto: 00347
Punti Fedeltà: 0
Disponibilità: In Magazzino

Nel generale quadro di riattenzioni, centrali e periferiche, per il patrimonio culturale come risorsa, anche in Basilicata si è andata negli ultimi anni accentuando, ai vari livelli istituzionali e nella società, la programmazione ed attuazione di attività e di “prodotti” finalizzati al recupero, alla valorizzazione ed alla fruibilità di aspetti, momenti e protagonisti relativi alle carte storico-identitarie di aree e comunità locali, con risultati in genere molto diversificati per le modalità dei percorsi seguiti e dei “lavori” realizzati da parte dei soggetti attuatori. Il che ripropone, tanto più per un campo quale quello culturale-identitario, la necessità non solo “del fare”, ma, soprattutto, del “fare bene”, ad evitare di “intaccare”, se non addirittura “stravolgere”, elementi fondamentali e, talora, portanti dei profili storico-identitari dei contesti di riferimento.

 E “fare bene” si può, se solo si considera, rispetto a tale campo, la ormai solida rete istituzionale di competenze e professionalità presenti in Basilicata (dall’Università degli Studi alla Deputazione di Storia Patria, ad Istituti ed Enti di ricerca) alla quale poter fare riferimento. Un dato, questo, tanto più significativo oggi in presenza di nuovi, riconfigurati, indirizzi legislativi (ministeriali e regionali) proprio rispetto al complessivo patrimonio culturale, materiale ed immateriale.

 In rapporto a tale quadro generale, è certamente da considerare utile e positivo il percorso avviato su San Martino d’Agri ed il suo territorio con questo volume di Antonio Capano, uno studioso di solida esperienza e competenza, non solo in campo archeologico, nel quale ha a lungo operato con funzioni dirigenziali, tra l’altro producendo vari lavori di ricerca su una serie di contesti locali rientranti nelle aree di espletamento della sua intensa attività istituzionale.

Un autore, Antonio Capano, che, certo anche per il suo profilo professionale, si connota, nell’impostazione e concretizzazione di percorsi di studio e di ricerca locali, con sue peculiari caratterizzazioni. Come, del resto, risulta in questo lavoro che, frutto di intenso e molecolare scavo archivistico, nel focalizzare più diretta e viva attenzione su aspetti, momenti e protagonisti di più significativo rilievo nel cammino storico della comunità e del territorio di San Martino d’Agri, fa in larga parte e direttamente parlare i documenti. A loro volta “cuciti” con brevi ed essenziali testi, in genere ripresi da “letture ed interpretazioni” di autori che nel tempo si sono direttamente o indirettamente “incrociati” con tale contesto. Di qui anche la sua prevalente scelta dell’articolazione e trattazione tematica rispetto ad archi temporali per secoli o parte di essi, evidentemente anche al fine di renderla più largamente fruibile.

 Comunque, dall’insieme del lavoro di scavo e trattazione qui prodotto (che è da configurare quale avvio di un percorso di studio e di ricerca locale da portare ad ulteriori sviluppi, a partire dalla “lettura ed elaborazione critica” di testi e documenti qui “focalizzati”), il contesto territoriale, urbano e rurale, di San Martino d’Agri, risulta già di notevole interesse e portata rispetto ad una serie di elementi e connotazioni, dall’antichità all’età contemporanea.

E ciò non solo nei rapporti e riflessi di lungo periodo uomo-territorio, spesso condizionati, come altrove, anche da agenti “imprevedibili”, ma anche, e soprattutto, negli assetti, nelle conformazioni e negli sviluppi, lungo il ciclo della modernità, dei luoghi e degli spazi politico-istituzionali di esercizio del potere, nei lenti, ma incisivi, processi di sviluppo socio-economico delle attività primarie e secondarie, delle attività formative e culturali, di usi e costumi, nonché degli stessi movimenti d’emigrazione/migrazione, interregionali e nel mondo. Il tutto nel quadro di più complessivi processi, d’area ed oltre, che, sempre più e con forza, vanno confermando la necessità di “riletture” di ormai superate rappresentazioni e percezioni da “mondi chiusi ed immobili”, quasi “riserve incontaminate”, a fronte, appunto, di realtà e contesti, anche locali, quali in questo caso San Martino d’Agri che, tra persistenze e trasformazioni, sono comunque stati, seppure con tempi e modi differenziati, pienamente ed attivamente dentro le più generali ed articolate processualità storiche, dall’antichità all’età contemporanea.

 

Antonio Lerra

Presidente Deputazione Lucana

di Storia Patria

Scrivi una recensione

Il Tuo Nome:


La Tua Recensione: Nota: Il codice HTML non è tradotto!

Punteggio: Negativo            Positivo

Inserisci il codice nel box seguente: