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La Collegiata di Santa Maria della Pietà di Eboli

La Collegiata di Santa Maria della Pietà di Eboli

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Il presente lavoro non è un libro per tutti, perché contiene solo ed unicamente materiale documentario raccolto durante la ricerca storica eseguita esaminando i documenti sulla Collegiata di Santa Maria della Pietà di Eboli, eretta nel 1531 e soppressa nel 1866. La stessa è stata nuovamente elevata a Collegiata nel 1903 per volontà di don Michele Paesano, prima parroco e poi primicerio della stessa chiesa.

I presenti documenti non sono stati inseriti nel mio libro: “La Collegiata di Santa Maria della Pietà di Eboli”, che sarà dato alle stampe nel corso di quest’anno (2009), perché non adatti al lettore comune, essendo questi documenti più adatti agli studiosi. Non nascondo che nonostante la difficile lettura dei testi documentari, detti anche regesti, comunque, nel predetto libro, alcuni di essi sono stati inseriti.

Si pubblica questa raccolta per preservare alcune notizie che nel corso degli anni potrebbero andare perse, come ad esempio molti documenti che si conservano in Santa Maria della Pietà. Molte di essi sono andati distrutti a causa del bombardamento della Seconda Guerra mondiale verificatosi la notte tra il 4 e 5 agosto 1943 e in quelli consecutivi. La chiesa subì gravissimi danni. Si persero reliquie e documenti perché la maggior parte di quest’ultimi si conservavano nelle adiacenze della cappella dell’Immacolata Concezione che fu colpita da una bomba. Quando le macerie furono tolte si poté recuperare ben poco. La carta era già molto vecchia e mal ridotta e la pioggia finì per danneggiare tutto. Una poltiglia di documenti, calce e varie masserizie, fu il risultato di quei tristi eventi. Un elenco dell’archivio parrocchiale fu redatto nel 1901 dall’allora parroco don Michele Paesano.

Si riportano, inoltre, 107 regesti che partono dal 1510 e arrivano fino al 1777. Alcuni di questi regesti sono tratti dai Protocolli Notarili che si conservano nell’Archivio di Stato di Salerno, mentre la maggior parte, invece, sono tratti da un libro conservato nell’Archivio della Collegiata di Santa Maria della Pietà, com’anche “Le Prebende”.

Le Prebende riportate in questa raccolta, sono un esempio di come venivano amministrati il Primiceriato, il Cantorato e i dodici Canonicati. L’autore di questo Prebendario è stato il Canonico don Giuseppe Maria Pisciotta, che a mio avviso è sicuramente uno dei personaggi ecclesiastici che più ha amato la sua chiesa, forse perché a 15 anni era già Canonico della Collegiata. Solo qualche lustro più in avanti è stato consacrato sacerdote. In seguito si è laureato in legge, è stato eletto Cantore, e in seguito Primicerio. Aveva anche altre cariche fuori dal territorio ebolitano. Ha sistemato, durante il suo Canonicato, l’archivio della Collegiata. Ha fatto varie ricerche sulla “sua” chiesa, tant’è che si è spinto a scrivere un libro, ancora inedito, che parla della storia di Santa Maria della Pietà riportando documenti che a noi sono noti e documenti che a noi sono ignoti, probabilmente distrutti dagli eventi del tempo, sia naturali, sia causati dall’ ignoranza dell’uomo. Si spera che un giorno, un gruppo di uomini che abbiano senno, possano decidere di non sperperare danaro per festicciole che durano una serata e delle quali non rimane nulla, ma di spendere dei soldi per stampare questo libro. Si spenderebbe anche molto meno di quanto si possa immaginare, e si avrebbe così un lavoro di cultura che può essere utile a tutti e restare nel tempo.

Un ringraziamento scritto col cuore e che rimarrà ai posteri, va fatto all’attuale Parroco e Primicerio don Lazzaro Benincasa che ha voluto la stesura del predetto libro su Santa Maria della Pietà e la presente stampa (questa in poche copie) proprio per preservare notizie e documenti dagli eventi naturali.

L’augurio che io faccio a tanti, è quello che un giorno ognuno possa conoscere il luogo dove vive perché solo conoscendo la propria Terra, la si può amare, e se la si ama, la si rispetta.

Giuseppe Barra

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