Le chiese nella Piana del Sele (Albanella, Altavilla Silentina, Battipaglia, Bellizzi, Capaccio, Eboli, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Pontecagnano Faiano)

In questo presente lavoro e precisamente nel capitolo che si parla delle chiese di Eboli, ho accorpato alcune chiese che oggi fanno parte del territorio del comune di Battipaglia in quanto fino al 1929, le stesse chiese facevano parte del territorio ebolitano.

Ho tracciato una linea immaginaria dei confini della Piana del Sele. In questo modo parlo solo delle chiese di Eboli che stanno al di sotto della Statale 19.

Non me ne voglia il lettore se ne ometto altre. So benissimo che esistono e sono esistite altre strutture religiose in questi comuni da me menzionati. Molti sono gli oratori e le cappelle private che sono perdurate per pochi anni solo perchè qualche proprietario costruiva la propria casa rurale ed accanto vi erigeva una cappella. A volte, quando cambiava il proprietario poteva mutare anche il "titolo" o addirittura si procedeva al disfacimento della cappella stessa. Capitava che per incuria o per eventi naturali a qualche ventennio dalla costruzione, lo stesso edificio di culto era già inesistente. Alcune volte troviamo dei toponimi che comunque sono perdurati nel tempo ma non possiamo attestare la motivazione di quel toponimo perché non sempre è collegabile all’esistenza di una chiesa, come ad esempio "San Nicola Varco". Ciò può essere anche perché colà vi era un bene di una tale chiesa che era intitolata a quel santo o solo perché su un crocevia poteva essere eretta un’edicola votiva.

Ho concluso questo mio scritto, sperando che l’attento lettore, ed anche lo studioso, non critichi il lavoro per l’omissione di alcune cappelle come è capitato in passato, ma badi solo allo sforzo da me fatto nel tentativo di recuperare pezzetti dei tempi che furono.

Capita di sovente che è più facile trovare antiche notizie che quelle recenti. Nessuno sa niente. Tutti ignorano.

Ringrazio, invece, chi critica in positivo e costruisce come me la storia con validi tasselli, perché si sa, la storia è composta da tanti documenti, fonti ecc. che messi insieme dagli studiosi e appassionati di microstoria, danno la possibilità di ricostruire fatti ed eventi che mai avremmo potuto realizzare senza di essi.

Dagli anni '30 del XX secolo, la Piana del Sele è mutata completamente. Questo perchè, completata la bonifica iniziata dai Borbone e portata a termine dal Fascismo, la zona ha preso vita insediandovi i poderi della "Riforma Fondiaria" intitolati a vari Santi. In qualche zona, successivamente, sono state costruite anche delle chiese, come ad Aversana (lato Battipaglia) o a Borgo San Lazzaro (Albanella) ed anche a Scigliati (Capaccio), le quali sono state dedicate a San Giuseppe Lavoratore ed in seguito sono state destinate come sedi parrocchiali.

Altre parrocchie sono sorte a Battipaglia, Bellizzi, Capaccio, Pontecagnano Faiano ed altri luoghi.

Non è stato facile esaminare tutti i luoghi sacri, trovati perennemente chiusi e senza nessuna indicazione. Non nascondo che mi è capitato pure di imbattermi in chiese delle quali si ignora l'intitolazione. Ed ancora ho trovato  che a distanza di pochi anni la gente ha dimenticato la posizione della cappella (eretta in un garage) dedicata a San Giuseppe in Bivio Pratole (Montecorvino Pugliano).

Problemi di rintracciabilità di altre strutture religiose sono sorte nella Piana, area di Pontecagnano e Bellizzi, riguardo alle nuove strutture come case di riposo, le quali erano e sono fornite di una cappella privata.

Sicuramente mancano all'appello anche alcune cappelle private che sono note solo ai proprietari.

La scelta di non inserire la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Persano (Serre) è stata voluta, come anche voluta è stata la scelta di inserire la chiesa di Santa Maria del Granato di Capaccio, che considero il "faro" della Cristianità della Piana del Sele. Mancano pure alcune chiese di Battipaglia che sono o erano poste all'interno della città. Non nascondo che per quest'ultimo territorio mi piacerebbe eseguire prossimamente un lavoro integrale.

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