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Maria Rosaria D’Alfonso

Maria Rosaria D’Alfonso

Maria Rosaria D’Alfonso è una donna che si potrebbe definire una transnazionale in quanto si divide tra l’Italia, suo luogo natale, e gli Stati Uniti, sua terra d’adozione, con una doppia nazionalità che le viene utile anche nello svolgimento della sua “missione” come dirigente scolastica e scrittrice. Nata da genitori meridionali nel 1959 (il padre di Nicosia, Sicilia e la madre di Ricigliano, Salerno), l’autrice è stata insignita di numerosi premi nazionali e internazionali nell’ambito della sua vasta produzione letteraria (poesia, prosa, articoli giornalistici, drammuturgia saggistica); recentemente ha prodotto lavori di natura tecnica destinati alla dirigenza della pubblica amministrazione e concernenti le relative problematiche da risolvere nell’era postmoderna. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha seguito corsi di perfezionamento in Didattica delle Lingue Moderne (Università Cà Foscari, Venezia) e Motivazione e Relazione in Contesti Didattici di Apprendimento (Università di Salerno). Il suo curriculum comprende 32 anni vissuti in varie sedi italiane come docente di Lingua e Letteratura Inglese nella scuola secondaria di secondo grado e 3 anni dediti alla sua attuale professione come dirigente scolastica in scuole di ogni ordine e grado situate tra nord e sud Italia (Milano e Calabria).

Per vari anni è stata collaboratrice presso l’Università di Salerno dove ha registrato significativi contributi nel campo della ricerca e del supporto accademico.

Attualmente vive con la sua famiglia a Persano in provincia di Salerno.

L’autrice ha viaggiato frequentemente e la sua scrittura è stata riconosciuta in lungo e in largo nel mondo (Belgio, Lussemburgo, Germania, Finlandia, Islanda, Canada, Svizzera, Polonia, Francia, Austria, Regno Unito), per non parlare della sua vita da “pendolare” vissuta tra l’Italia e Chicago, la sua città di adozione fino all’età di dodici anni. Nel 1972 infatti si trasferisce in Italia con una parte della famiglia non senza incontrare quelle difficoltà che caratterizzano il “rimpatrio”, come quelle che descrive nel libro Scrapbook of America e nella sua traduzione Storie Americane. Si tratta di un’opera nella forma di resoconto dei personaggi incontrati nella Windy City, arricchita da cenni alla vera storia dell’immigrazione.

L’impegno sociale sottende gran parte della sua scrittura, che spesso si presenta sia in lingua inglese che in lingua italiana, come per esempio in Storia di una Libellula/ Story of a Dragonfly. Il racconto scritto nella forma di versi poetici viene successivamente transcodificato in un’opera teatrale (2006), di cui l’autrice stessa ha curato la produzione, nel riconoscimento della stampa e del Prof. Umberto Veronesi, il firmatario di una lettera accorata.

L’incontro con Antonio D’Ambrosio, il protagonista di questo libro, è un evento importante nella misura in cui vengono svelate le vicissitudini di tutti quelli che hanno conosciuto il sacrificio, il sogno e la ricerca del successo, in breve l’esperienza del migrante. Le interviste sono due: la prima risale all’anno 2014, la seconda al 2016 e avviene in coincidenza del periodo della presentazione del libro “Donne italiane a Chicago” presso Casa Italia in Stone Park, Illinois. Infatti, la traduzione dell’opera “Italian Women of Chicago” contiene i contributi dell’autrice, tra cui emerge “Lettere di due donne”.

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